Coronavirus, il mercato della bici è immune. Boom di richieste nel 2020
L'emergenza Coronavirus continua in Italia. Il Paese è bloccato, la crisi economica sta travolgendo tutto e tutti. La fase 2 è iniziata con grandi difficoltà e la malattia non è battuta. In questo scenario difficile, dopo due mesi di lockdown, c'è un dato che va decisamente in controcorrente. L'industria della bici italiana, infatti, fa registrare un netto incremento di vendite, più 400 mila pezzi rispetto al 2019. Il merito - secondo quanto riporta il Sole 24 Ore - è da ascrivere agli incentivi statali ma non solo. La stima è dell'Ancma: "Dalle prime indicazioni che riceviamo dalla rete dei rivenditori - spiega Piero Nigrelli, direttore ciclo Confindustria Ancma - sembrerebbe che l'incentivo medio erogato (che non può superare il 60% del prezzo della bicicletta), sia di 300 euro. Considerando questo dato, sulla base della della dote di 120 milioni messa a disposizione dal governo, la misura potrebbe generare vendite per 400 mila pezzi". "Ma non è soltanto questo - spiega Nigrelli - dopo il 5 maggio c'è stato un boom di riparazioni di bici che erano in cantina, diventate indispensabili per muoversi nella fase 2, e chi non ne aveva una ha pensato di comprarla, anche senza gli incentivi".
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