Portafoglio/ Tokyo pronta a surclassare WS. Il Giappone è la nuova Eldorado

Sono quattro i macro trend che secondo gli strategist di Credit Suisse avranno un impatto sull'andamento dei mercati nei prossimi mesi: anzitutto la crescita economica globale sta accelerando, poi le incertezze macroeconomiche si vanno riducendo, il tutto mentre la differenza in termini di velocità di crescita tra Paesi emergenti e Paesi sviluppati andrà diminuendo. Infine i tassi sui bond sono attesi in progressivo rialzo. Date queste premesse, chi beneficerà maggiormente e chi soffrirà di più tra le diverse asset class e i singoli mercati e settori? Secondo gli esperti rossocrociati anzitutto che rimane opportuno sovrappesare la componente azionaria e sottopesare quella obbligazionaria in portafoglio: una crescita che si va rafforzando fa bene alle quotazioni delle migliori azioni perché lascia sperare in maggiori utili futuri, mentre tassi previsti in crescita rischiano di penalizzare, poco o tanto, gli strumenti obbligazionari.
Tra i vari comparti azionari, poi, secondo gli analisti sarebbe il caso di sottopesare i titoli dei produttori di beni di consumo ripetuto (i cosidetti "consumer staple"), che in quanto settore "difensivo" tende a beneficiare dei rallentamenti della crescita più che di una riaccelerazione come gli analisti prevedono si potrà verificare nel corso dei prossimi mesi per la prima volta da tre anni a questa parte. In più le valutazioni già raggiunte da tali titoli sono
percepite come mediamente elevate e dunque lasciano spazio a possibili prese di profitto anche in ottica di rotazione settoriale.

C'è di più:i "consumer staple" sono considerati tra tutti i titoli azionari quelli dal comportamento più simile alle obbligazioni e tendono a reagire negativamente ad eventuali rialzi dei rendimenti di mercato (che è esattamente lo scenario che il Credit Suisse ha in mente), mentre l'esposizione elevata alla domanda proveniente dai mercati emergenti li rende meno interessanti in una fase in cui ci si attende, come ora, che la riaccelerazione economica sia guidata essenzialmente da un irrobustimento della ripresa in atto negli Stati Uniti (dove il mercato immobiliare continuerà a fornire un importante supporto), in Giappone (che è sembra destinato a giocare almeno temporaneamente il ruolo di "locomotiva" economica mondiale) e persino in Europa (dove una repressione fiscale leggermente meno severa potrà dare spazio a qualche misura a favore della crescita).
Il fatto che la crescita sia vista in riaccelerazione a livello globale induce gli esperti a consigliare di ridurre il peso della componente azionaria statunitense, perché anche Wall Street è sostanzialmente un mercato "difensivo" grazie alla maggiore flessibilità a livello micro e macro economico, che dunque tende a correggere di meno nelle fasi di rallentamento ma anche a salire meno quando la crescita mondiale torna ad accelerare come ora si ritiene possibile. Per fare un esempio, gli analisti ricordano come durante l'ultima inversione di ciclo economico gli utili per azione di aziende statunitensi siano mediamente calati del 35% e poi risaliti dell'85%, mentre quelli giapponesi hanno perso inizialmente il 70% e sono poi triplicati.