Economia
Crisi gas, euro ai minimi da 20 anni sul dollaro. Cresce il rischio recessione



La Bundesbank: in Germania in autunno costo della vita oltre il 10%. Il dollaro si rafforza e l'effetto sanzioni a Putin colpisce solo l'Europa
Crisi Gas, i problemi sono solo in Europa: gli Usa sono ancora più forti
La crisi energetica sembra ormai fuori controllo. Il prezzo del gas ha raggiunto livelli record e si prevede un autunno parecchio complicato, soprattutto per i Paesi europei. La Bundesbank ormai - si legge su Repubblica - ritiene sempre più probabile una recessione in Germania e un costo della vita oltre il 10% in autunno, mentre secondo Pimco in Gran Bretagna toccherà il 18,6% in gennaio. Timori presenti su entrambe le sponde dell’Atlantico, ma che agiscono con un peso minore negli Usa. Questo spiega perché l’euro sta pagando - e non da oggi - un prezzo più alto mentre il dollaro dispiega le ali (anche verso altre valute). L'euro è sceso sotto la parità con il biglietto verde. Ieri il movimento al ribasso è arrivato fino a 0,9933 (per poi risalire negli Usa fino a 0,9946).
Ai minimi - prosegue Repubblica - dal 2002, quando a fine marzo segnò 0,8717 dollari. Non è l’unico dato negativo: anche le Borse sono state in affanno - Francoforte, la peggiore in Europa, ha lasciato sul terreno il 2,33%, Piazza Affari ha limitato i danni all’1,64% - mentre Wall Street si uniforma al clima pesante: il Dow Jones ha ceduto l’1,9%, il Nasdaq il 2,55%. Per questo la debolezza della moneta unica è destinata a prolungarsi, secondo molti osservatori: Morgan Stanley ipotizza un euro in area 0,97 dollari in questo trimestre, mentre Nomura ritiene che per fine settembre il target potrebbe essere 0,975 dollari. Il che rende ancora più difficile l’azione della Bce.