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Economia

 

 

ignazio viscoIgnazio Visco

La recessione si avvia al termine ma i timori per l'instabilita' politica in Italia pesano sulla ripresa. A intravedere la luce in fondo al tunnel e' il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, che mette in guardia tuttavia sui tempi e la forza del recupero "ancora altamente incerti".

Per il numero uno di Bankitalia, ci sono "segnali che la contrazione sta terminando" ma "i rischi al ribasso sono aggravati dai timori degli investitori sulla possibile instabilita' politica".

Intervenendo a un convegno alla Farnesina, Visco ha ricordato che l'effetto negativo dell'aggiustamento di bilancio e' "il prezzo pagato per evitare conseguenze piu' serie" e che "la fiducia nell'irreversibilita' dell'euro e' la chiave" per uscire dalla crisi.

Il messaggio di moderato ottimismo della Banca d'Italia trova conferma in un'analisi di Confesercenti e Ref, che parla di una crescita modesta che non bastera' a creare nuovo lavoro, ma arriva nel giorno in cui l'Istat ha rivisto al ribasso le sue stime per il Pil italiano.

L'economia ha registrato una contrazione dello 0,3% nel secondo trimestre rispetto al trimestre precedente, e del 2,1% rispetto al secondo trimestre del 2012. Il 6 agosto scorso l'istituto di statistica aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello 0,2% e una diminuzione tendenziale del 2%. Per il 2013 la variazione acquisita del prodotto interno lordo, ossia il calo annuale che otterrebbe con una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, e' pari al -1,8%. Ad agosto era pari al -1,7%.

I dati Istat precedono di pochi giorni la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza che il governo presentera' entro il 20 settembre e in cui si appresta a rivedere al ribasso la stima del Pil 2013 rispetto al -1,3% indicato ad aprile. Brutte notizie anche sul fronte dei consumi: la spesa delle famiglie ha registrato una diminuzione, in termini tendenziali, del 3,2% nel secondo trimestre. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 7,1%, gli acquisti di beni non durevoli del 3,3% e gli acquisti di servizi dell'1,8%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato nel complesso una diminuzione tendenziale del 5,9%.

Quanto al settore del credito, il governatore della Banca d'Italia ha rassicurato sulla solidita' delle banche italiane ricordando che "hanno dimostrato una buona capacita' di resistenza" anche se i loro bilanci sono stati messi "sotto pressione". Secondo Visco, "serie difficolta' riguardano principalmente una manciata di gruppi bancari medi e piccoli".

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