Dal frantoio dei nonni a Taiwan. L'olio pugliese in tutto il mondo - Affaritaliani.it

Economia

Dal frantoio dei nonni a Taiwan. L'olio pugliese in tutto il mondo

Di Angelo Maria Perrino

La storia di successo de 'L'Acropoli di Puglia'. Foto e video

BEATRICE LUCARELLA
Nata a Martina Franca, classe 1975
 

beatrice lucarella
 

Laureata in Giurisprudenza alla Luiss Guido Carli.
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La Puglia piace, la Puglia strega, la Puglia vince. Con i prodotti della sua terra, con il suo incrollabile legame con le tradizioni del territorio e delle radici, con la testarda passione delle sue persone e delle sue imprese familiari, con la capacità di coniugare l’antico e il moderno, di serbare la forza e le qualità del passato senza ignorare le seduzioni del futuro. Zappa e aratro in virtuosa sinergia con smartphone e 5G.

Un esempio di questa antica ma sempre nuova civiltà contadina? E’ la storia della famiglia Lucarella e della loro Acropoli di Puglia, una fabbrica ultracentenaria fondata da bisnonni e nonni e gestita da mamma, papà e tre figli di olio extravergine d’olive sopraffino, ancora raccolte a mano e spremute nell’antico frantoio semi-ipogeo dei nonni attivo da fine ‘800, ma venduto in 13 nazioni, dagli USA al Canada, dal Giappone a Taiwan e alla Lapponia, attraverso un sofisticatissimo e-commerce attivo da 25 anni e degno di una piccola Amazon con cinque stelle su Tripadvisor.

Un’azienda gioiello da vedere. L'organizzazione e i contratti con numerosi tour operator hanno attirato nel 2019 circa 15mila visitatori sotto forma di tour esperienziale, organizzato per divulgare e far conoscere la cultura dell'olio extravergine di oliva. Ma grazie anche a questi tour sono arrivate visite da ogni parte del globo. Da Haiti, da Israele, dalla Russia, dall'Australia, dal Brasile, dall'America, da tutta Europa.

Una meravigliosa storia d’impresa ora raccontata in un docu-film nato quasi per gioco che a novembre a Marsiglia, al Forum delle coproduzioni del Mediterraneo, ha conquistato con immagini straordinarie e un’emozionante story-telling una severa giuria internazionale, piazzandosi a sorpresa tra i dieci finalisti ,unica produzione italiana selezionata.

L’idea è stata di Beatrice Lucarella, la primogenita, donna manager attivissima in Confindustria, laurea in Giurisprudenza alla Luiss, diploma di Scuola di Specializzazione nelle professioni Legali alla Lum, Master di II livello in Compliance e Anticorruzione nelle società pubbliche e private conseguito alla Luiss. Racconta ad Affaritaliani.it: ”La storia nasce da una volontà comune mia e della mia amica, la sceneggiatrice, scrittrice, regista Mariella Sellitti di realizzare un filmato che in realtà nacque più per fini privati-personali che come produzione cinematografica. L'idea era quella di fare un filmato che potesse rimanere nella storia della mia famiglia. Ma, come si dice, l'appetito vien mangiando. E mentre scriveva la sceneggiatura o meglio impostava la "storia" su cui delineare le riprese, la sceneggiatrice mi ha convinto a realizzare un vero e proprio docu-film. E' venuto un buon prodotto, abbiamo messo i sottotitoli in inglese e lo abbiamo candidato (per provare) al Festival di Marsiglia. Il risultato ha sorpreso anche noi. Abbiamo verificato che c'è un grande interesse soprattutto in molti concorsi cinematografici verso le storie di imprenditori, di imprese di tradizione, di famiglie che rappresentano il territorio dove operano, come è già successo con la Olivetti o con Luisa Spagnoli. Non necessariamente grandi imprese ma imprese grandi, ovvero che sanno fare la differenza e che in un mondo globalizzato dove diviene tutto spersonalizzante, c'è un desiderio di ritorno al senso di appartenenza (famiglia, territorio, origini). Ecco, così nasce questa avventura e credo che come noi ci siano davvero tante storie di belle imprese, di cui la nostra regione è davvero ricca, da cui nasce la voglia di raccontare attraverso docufilm che valorizzino al meglio quelle realtà imprenditoriali, anche piccole o, meglio, soprattutto piccole e medie, vera spina dorsale del nostro sistema economico”.

Nasce così "DI PADRE IN FIGLIO", un cortometraggio in forma di documentario che unisce i valori della tradizione con quelli dell'innovazione. La regista, Mariella Sellitti ha raccontato l’azienda attraverso le interviste ai membri della famiglia Lucarella e il focus su un prodotto tipico della Puglia, Un documentario che mette ben in evidenza quanto conti il rispetto di quella natura da cui tutto parte e senza la quale l'olio che arriva sulle tavole non sarebbe lo stesso. Intervista dopo intervista, in un montaggio scorrevole e ritmato curato da Luigi d’Arcangelo che è anche autore della fotografia, mentre le musiche originali sono curate dal Maestro Angelo Palmisano, le due generazioni Lucarella parlano del loro lavoro e anche della loro vita, sulla scia di quel cinema industriale che tanto successo ha avuto tra gli anni ’50 e ‘60 nel raccontare il boom economico del nostro Paese.

Foto Cotto
Quanto' è buono il cotto di mosto, il docufilm
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L' Acropoli di Puglia

Spiega Beatrice Lucarelli, il cui motto imprenditoriale è “oggi bisogna essere veloci prima che grandi”: ”Quattro generazioni unite da un unico filo conduttore, la tradizione, la coerenza valoriale e la reputazione. È questa la storia della nostra famiglia, è questa la storia del nostro frantoio L'Acropoli di Puglia. In un mondo in cui tutto cambia e corre velocemente, abbiamo preso, consapevolmente, una direzione diversa: abbiamo scelto di dare valore alla qualità, di rispettare gli insegnamenti dei nostri nonni, maestri frantoiani, di custodire la biodiversità del nostro paesaggio, tutelando gli ulivi. Ancora oggi, le olive vengono raccolte a mano nelle nostre terre, per essere trasformate all'interno del frantoio semi ipogeo, lo stesso utilizzato dai nostri nonni sin dalla fine del 1800.

Foto trailer ita
Il trailer del docufilm "Che Resti in Famiglia"
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Oggi a questo sapere, la nostra generazione aggiunge una visione etica e al contempo innovativa, una capacità di lavorare su mercati internazionali, una consapevolezza ed un senso di responsabilità profondi verso la nostra terra. Da questa dedizione, dal duro lavoro che ci vede impegnati ogni giorno, con passione e professionalità, dall’amore verso questo frutto prezioso nasce il nostro prodotto. Oggi come ieri. Da più di 100 anni. Un'azienda che quest'anno compie 131 anni ed è appartenuta da sempre alla Famiglia Lucarella. Un'impresa che, fisiologicamente, ha avuto periodi di cambiamento. Tradizione, innovazione ed internazionalizzazione sono sempre i punti cardinali. Tradizione quale elemento imprescindibile sulle tecniche di produzione e controllo per realizzare un prodotto di alta qualità. Innovazione come processo naturale di evoluzione ed internazionalizzazione per competere sui mercati globali. Negli ultimi 20 anni l'azienda ha inserito la linea cosmetica con il band L'à Beauty, a base di olio extra vergine di oliva molto richiesta soprattutto nei paesi dell'est Europa”.

Foto intrvista puglia
Parla Beatrice Lucarella: "Oggi non conta essere grandi ma veloci"
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Il frantoio L'Acropoli di Puglia, è tra le cinquanta piccole e medie imprese del sistema Confindustria vincitrici del bando “Matera 2019: l’open future delle imprese italiane”, frutto della collaborazione tra Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019 e volto alla valorizzazione del dialogo tra cultura e impresa. L'Azienda è stata selezionata tra centinaia di aziende provenienti da tutta Italia quale "Ambasciatore di innovazione e competitività, di cultura e tradizione”.

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