Dalle Dot-Com alle strette Bce-Fed, come salvarsi dalle crisi bancarie
Abbassare i tassi a breve termine consentirebbe alle banche di contrarre prestiti al di sotto dei rendimenti delle loro attività e di rimanere più solvibili.
La crisi delle S&L è stata provocata dagli aumenti dei tassi di interesse del presidente della Fed Paul Volcker, volti a combattere l'inflazione dilagante dovuta agli shock dei prezzi del petrolio negli anni Settanta. Il forte aumento dei tassi portò a ingenti perdite nel settore delle S&L, dove circa l'80% delle attività era costituito da prestiti ipotecari concessi a tassi fissi molto bassi. Per mantenere i depositi, le S&L furono costrette ad aumentare i tassi di deposito, il che aggravò ulteriormente il disallineamento tra attività e passività e le perdite subite da queste banche.
Tornando ad oggi, una conseguenza ovvia degli eventi delle ultime settimane è un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie in un momento in cui le banche hanno già ridotto il credito in tutti i canali. Data l'importanza delle piccole banche per l'economia statunitense, questa ulteriore riduzione del flusso di credito contribuirà a una decelerazione dell'attività economica in generale.
Anche se sono stati significativamente meno drammatici rispetto ai primi anni Ottanta, i rapidi rialzi dei tassi da parte della Fed dall'inizio del 2022 hanno portato a ingenti perdite non realizzate nel settore bancario. Anche se di dimensioni ridotte, questa realtà ha comunque qualche assonanza con la situazione in cui si sono trovate le S&L all'incirca all'inizio degli anni Ottanta.
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