Economia
Dazi Usa-Cina, "la tregua temporanea galvanizza i mercati. Ma il vero rischio è la caduta del dollaro"
Gli investitori cauti e nervosi per mesi tornano a rischiare di più, ma c'è ancora molta incertezza sul valore del dollaro nel medio periodo. Il commento di Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia

Dazi Usa-Cina, la tregua piace ai mercati ma la vera partita è sul dollaro
Stati Uniti e Cina mettono in pausa la guerra dei dazi per 90 giorni. Washington taglierà le tariffe sulle merci cinesi dal 145% al 30%, mentre Pechino abbasserà quelle sui prodotti americani dal 125% al 10%. Non è una pace definitiva, ma un primo segnale di disgelo dopo mesi di tensioni. I vecchi dazi di Trump e quelli settoriali restano comunque validi, ma intanto le due potenze si sono accordate per tenere aperto un tavolo di confronto sulle relazioni commerciali.
I mercati hanno reagisto subito alla tregua: i futures americani volano e la propensione al rischio torna a farsi vedere. "L'annuncio di un'intesa tra Stati Uniti e Cina per una temporanea riduzione dei dazi ha riacceso l'ottimismo sui mercati globali. I futures sugli indici americani mostrano rialzi significativi, segnale che gli investitori stanno tornando ad assumere una maggiore propensione al rischio", commenta con Affaritaliani.it Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia. E aggiunge: "La temporanea riduzione dei dazi tra Stati Uniti e Cina ha riattivato la propensione al rischio, come dimostrano i marcati rialzi dei futures sugli indici statunitensi, con un conseguente supporto al dollaro".
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Ma l’aria di festa potrebbe durare poco. Sansone avverte: "Tuttavia, le incertezze di natura valutaria restano significative. Gli investitori istituzionali continuano a monitorare con attenzione il rischio di una svalutazione del dollaro, adottando di conseguenza strategie tattiche di copertura. Sebbene l’allentamento delle tensioni commerciali possa offrire un parziale sollievo nel breve termine, il tema della debolezza del dollaro rimane centrale." E conclude: "A nostro avviso, nel medio termine, ciò potrebbe tradursi in un andamento laterale per l’azionario USA e in una traiettoria tendenzialmente ribassista del biglietto verde rispetto alle principali valute, in particolare all’euro."