Debito pubblico, Inps in Borsa e obbligazioni convertibili.Il dibattito - Affaritaliani.it

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Debito pubblico, Inps in Borsa e obbligazioni convertibili.Il dibattito

Debito pubblico, Inps in Borsa e obbligazioni convertibili.Il dibattito

Scoppia il dibattito su Affaritaliani.it su come ridurre il debito pubblico italiano di quasi 2170 miliardi di euro (oltre il 133% del Pil) dopo la proposta lanciata sul giornale dal sindaco di Assago Graziano Musella, famoso per essere il primo cittadino del comune dove si pagano meno tasse. Dopo che il sindaco del comune dell'hinterland milanese ha proposto il varo di un decreto da parte del Governo che "obblighi le banche (che hanno in mano 500 miliardi dei circa 2.200 del debito pubblico complessivo, ndr), in cambio del debito, ad accettare pari importi di beni dello Stato con l'immediata garanzia di renderli liberi da ogni vincolo urbanistico", Pier Luigi Caffese, presidente dell'Associazione economisti e manager indipendenti Energia-Sez Italia, ha scritto ad Affaritaliani.it indicando come aggredire tutto il monte debito. E non solo una riduzione di 500 miliardi, come aveva indicato Musella.


Ecco la lettera:

1. Trovo molto interessante la proposta del sindaco di Assago Musella che farebbe ridurre il debito da 2200 miliardi a 1700 avviando 500 miliardi di lavori comunali sul patrimonio statale

2. Vediamo come ridurre anche i 1700 miliardi in 34 anni e se si mettono acceleratori a 20 anni se forziamo le polizze vita e le polizze danni calamità e disoccupazione:

3. Tutti i pensionati ricevono richieste di prestiti e cessione V

4. Inps deve erogare Lei direttamente i prestiti garantiti da TFR e polizza vita collettiva per il caso morte che costa poco su grandi volumi di 15-20 milioni. Se muore chi ha chiesto il prestito paga le rate rimanenti alla Compagnia che può essere captive cioè interna Inps e riassicurata con Generali-Unipol.

5. Inps deve comprare una banca che può essere piccola tipo le nuove 4 banche dalle 4 banche fallite o Mps dove bisogna capitalizzare 10 miliardi

6. E' ovvio che Inps deve divenire una SPA con 60 milioni di azioni a 1000 euro x tutti gli italiani, anche neonati. Significa che un italiano anche se non è Inps cliente ha una azione da 1000 euro. Se versa i soldi è sua personale e non la puo' vendere se non in certi casi. Nasce così l'Inps Spa da 60 miliardi di capitale con una banca Spa.

7. Con 60 miliardi di capitale sulla carta ma diciamo che incameri solo 20 miliardi pari ai numeri dei clienti attuali, puoi chidere alla Bei un leverage di 16 cioè 320 miliardi che al tasso fisso del 5% darebbero all'Inps per interessi attivi 16 miliardi annui, se proiettiamo i 16 miliardi per 30 anni, l'Inps incassa per interessi attivi 480 miliardi.

8. Tutti mi chiedono ma l'Inps come fa a dare 320 miliardi annui. Per semplicità divido in 3 settori l'erogazione di prestiti Inps:

- 120 miliardi vanno a infrastrutture sostenibili cioè autostrade, porti, aeroporti, energia sostenibile base acqua, sole, vento, biomasse, marine. Divieto assoluto a infrastrutture fossili

- 150 miliardi vanno ai Comuni o Regioni per Poli Competitivi Industriali. Per questo puo' operare in sinergia con CDP.

- 100 miliardi vanno a clienti Inps in tutto il mondo che siano privati o aziende clienti Inps

9. Il Governo deve decidere come impostare la riduzione del debito sovrano di 1700 miliardi

- la più banale soluzione sarebbe riconvertire in 1700 miliardi del debito sovrano in obbligazioni convertibili INPS garantite dallo Stato, cosi' avremo forti resistenze dal mondo finanziario ma abbattiamo il debito sovrano per spostarlo in obbligazioni convertibili in azioni di un Inps che in borsa quota 60 miliardi, piu' 40 miliardi della Banca se comprasse MPS e la mettesse in corsa

- la 2° soluzione è un po' complicata per chi non conosce i fondi pensione americani tipo Black Rock che gestendo dei fondi devono garantire un rendimento che paga le pensioni. Ma l'Inps avendo una Banca ed una Compagnia Vita puo' vendere molto bene i FIP-fondo pensione integrativo pagabile anche con PAC mensili  che in Italia sono detassabili sino ad un certo importo. Diciamo che l'Inps e Banca d'Italia mettono assieme la gestione dei propri fondi e Bankitalia controlla.In fretta questo Fondo FIP vendibile in tutto il mondo puo' raggiungere 100 miliardi di gestione e garantirsi un rendimento sul 7%,cioe' 7 miliardi annui di cui il 50% cioe' 3,5 miliardi va ai sottoscrittori ma 3,5 miliardi va all'Inps-Banca.

- Ora lo Stato potrebbe prelevare per l'ammortamento debito sovrano il 50% dei rendimenti, cioe' 8 miliardi dai prestiti e 2 miliardi dal FIP,in pratica 10 miliardi annui e per ridurre il debito dovrebbe ipotizzare 170 anni. Come velocizzare questo ammortamento è il vero problema e ci possiamo arrivare in 3 modi:

- concedere più prestiti come Inps-Banca invece di 320 arrivare a 1000 miliardi che garantisce 50 miliardi annui di tassi attivi. Dato che la quota destinata all'ammortamento del debito è di 25 miliardi annui.significa che ogni 10 anni lo riduciamo di 250 miliardi e non sarebbe male perchè garantiamo che in 68 anni estinguiamo il debito ed il mondo vedrebbe che l'Italia fa sul serio, riducendo il debito sovrano e dando i finanziamenti che servono al sistema.Possiamo trovare anche altri acceleratori che incrementano le pensioni basse nel futuro  ai giovani e donne.Era una mia vecchia proposta di conteggiare i punti di sconto della spesa ai fini Inps. Cioe' devo levare le iniziative singole dei negozi e per legge i punti di sconto vengono versati all'Inps on-line. Diciamo che su un mercato di 10.000 miliardi di acquisti lo 1% siano punteggi Inps vale 10 miliardi annui,5 miliardi li metto nel fondo pensioni individuale FIP e 5 miliardi annui per ammortamento debito sovrano.Se lo estendiamo ad autostrade e infrastrutture ferro e aerei turismo arriviamo sui 50 miliardi annui che sarebbero 25 miliardi per ammortamento debito sovrano. Sommando i due abbiamo 50 miliardi annui che significa ridurre tutto il debito italiano in 34 anni, ma se vogliamo possiamo mettere ulteriori acceleratori per arrivare sui 20 anni.