Della Valle ci ripensa: niente politica. Troppo alto il rischio 1%...
In principio fu Mario Monti, poi l'amico Luca Cordero di Montezemolo (anche se rimase solo un'ipotesi), poi ancora Corrado Passera. La discesa nell'agone politico di chi dell'ambiente non è, a meno che non ti chiami Silvio Berlusconi, e forse neppure in quel caso, non porta a grandi risultati.
Lo sa bene Diego Della Valle, patron della Tod'S, che dopo aver accarezzato l'idea per mesi, avrebbe definitivamente deciso di non fare "la fine dell'1%". Dunque niente movimento di imprenditori, di volti nuovi, di uomini del fare.
A farlo riflettere sarebbero stati i suoi amici di sempre, Montezemolo appunto e Clemente Mastella, i primi a bocciare non solo la discesa in campo, ma anche la strada di un movimento culturale.
"O fai politica o non la fai. Il Italia gli ibridi non servono a niente e fanno solo danni", avrebbero detto gli amici di una vita a Della Valle secondo quanto Affaritaliani.it è in grado di riferire.
E lui per ora si sarebbe convinto. "Certo Diego è sempre Diego", aggiunge qualcuno, lasciando intendere che un cavallo sciolto come Mr Tod'S non è mai prevedibile. Ma per ora l'imprenditore marchigiano avrebbe convenuto che riesce a pesare di più 'da fuori', tuonando davanti a microfoni e registratori contro Renzi o gli Agnelli, che non con una fondazione stile Italia Futura.