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Economia
Il Covid-19 potrebbe non essere il peggio: 4 scenari da incubo

Di Luca Spoldi

Cosa potrebbe esserci di peggio, per i mercati finanziari ma non solo, della pandemia di Covid-19? Anche se sembrerebbe difficile immaginarlo, in realtà con meno di mezzo milione di morti a fronte di oltre 8,2 milioni di contagiati, il Covid-19 è poco più che un’increspatura nella continua crescita della popolazione mondiale, che da qui a 20 anni dovrebbe aumentare ancora del 18,2% a 9,21 miliardi di persone, mentre i mercati finanziari hanno recuperato con sorprendente velocità gran parte della caduta registrata in marzo, nonostante nuovi segnali di ripresa della pandemia in Cina, Africa e nelle Americhe.

Così gli analisti finanziari, pur facendo i debiti scongiuri, stanno già pensando agli scenari peggiori che potrebbe riservarci il futuro. In uno studio curato da Henry Allen, Jim Reid e Luke Templeman, Deutsche Bank spiega ad esempio che ci sarebbe almeno una probabilità su tre che entro il prossimo decennio si possa verificare almeno uno di quattro maggiori “rischi di coda” (il rischio che si verifichi un significativo scostamento dei prezzi delle attività finanziarie, ndr).

I quattro rischi analizzati riguardano una grande pandemia influenzale che uccide oltre 2 milioni di persone, un’eruzione vulcanica catastrofica su scala globale, un grande brillamento solare o una guerra globale. Non solo: se si estende il periodo di tempo ai prossimi 2 decenni, lo studio delle probabilità compiuto dagli esperti di Deutsche Bank indica che vi sarebbe una probabilità del 56% che una di queste situazioni si verifichi effettivamente. Ma quale?

Gli esperti ricordano che il mondo ha già avuto qualche “assaggio”: l’attuale epidemia di Covid-19, appunto, ma anche l’eruzione del vulcano islandese che nel 2010 costrinse molti aeroporti europei a chiudere per settimane e il blackout di 9 ore dell’intero Qebec dopo una forte tempesta geomagnetica. “Questi rischi sono reali e gli effetti del secondo round dopo il loro impatto iniziale possono avere effetti significativi a sé stanti, così come il coronavirus ha portato a arresti estesi e una recessione globale” spiegano gli analisti, che suggeriscono di valutare in particolare le conseguenze di un grande brillamento solare.

Può sembrare poca cosa, anche perché l’evento si verifica relativamente poco di frequente rispetto agli altri (l’ultimo grande brillamento solare avvenne in piena età vittoriana, nel 1859), ma così non è avvertono gli analisti di Deutsche Bank, che ritiene questo evento più probabile di una nuova grande guerra globale.

Statisticamente, la probabilità di un grande brillamento solare è del 12% ogni decennio, il che significa che esiste una probabilità del 40% che possa verificarsi nei prossimi 40 anni. “Potrebbero esserci gravi interruzioni di corrente poiché le reti elettriche verrebbero interrotte, il che a sua volta avrebbe effetti a catena in tutta l’economia poiché le infrastrutture critiche non potrebbero essere gestite correttamente”.

“Molte vite potrebbero andare perse se tale interruzione colpisse ospedali e cure mediche. Le comunicazioni verrebbero interrotte, molti sistemi di pagamento sarebbero disfunzionali e i satelliti Gps sarebbero soggetti a interferenze estese, a scapito di tutti gli individui e le industrie che si affidano a servizi di localizzazione precisi, non ultimo gli aerei” si legge nel rapporto, che come minimo dovrebbe indurre nazioni e aziende a tenere di scorta qualche batteria d’emergenza in più.

Ultimo ma  non meno interessante dettaglio su cui si soffermano gli esperti tedeschi: simili eventi catastrofici tendono a produrre anche effetti a catena, proprio come l’attuale crisi da Covid-19 ha portato ad un nuovo incremento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina. Che fare allora? Questo gli esperti di Deutsche Bank hanno evitato di dirlo ma forse approfittare del clima d’incertezza per investire a lungo termine in azione potrebbe rivelarsi una strategia vincente.

Meglio se diversificando adeguatamente tra paesi e settori, da quello medicale a quello della difesa, dalla tecnologia, all’energia. Incrociando le dita e augurandoci sia un eccesso di cautela quella che spinge gli esperti di Deutsche Bank a sottolineare come sinora “siamo stati fortunati a vivere un periodo relativamente stabile della storia” ma anche che “i recenti eventi hanno dimostrato che eventi come questi possono cambiare le nostre economie e società nel giro di poche settimane”, concludendo che “è probabile che nei prossimi decenni si verificheranno sempre più eventi simili”.

 

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