Dicembre movimentato per il Tesoro, ultime aste e buyback da 7 miliardi di euro. Tutti i dettagli - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 12:42

Dicembre movimentato per il Tesoro, ultime aste e buyback da 7 miliardi di euro. Tutti i dettagli

Ultimo mese di aste e buyback, il Tesoro chiude un 2025 ricco di nuove emissioni retail. Ecco il calendario delle aste dei Titoli di Stato e che cosa sapere

di Elisa Mancini

Mef, il 3 dicembre asta di riacquisto da 7 miliardi: il Tesoro usa le riserve in Bankitalia

Con il mese di dicembre si arriva all'ultima tornata di emissioni di Titoli di Stato del 2025. Il Mef chiude così un anno particolarmente movimentato e intenso, durante il quale il Tesoro ha piazzato nuovi e diversi tipi di strumenti destinati ai risparmiatori. 

Per quanto riguarda le aste, il calendario di dicembre è già molto fitto e prevede in apertura l’asta dei BOT di mercoledì 10, mentre l’ultima emissione dell’anno, dedicata ai titoli di medio-lungo termine, è programmata per martedì 30 dicembre. Ma non finisce qui, perché accanto alle emissioni, il Tesoro ha programmato anche una nuova operazione di riacquisto di titoli: il 3 dicembre il MEF effettuerà un’asta per un massimo di 7 miliardi di euro, attingendo dalle disponibilità accumulate sul proprio conto presso la Banca d’Italia. L’operazione sarà però riservata solo agli operatori Specialisti e avverrà tramite asta competitiva, mentre le offerte dovranno essere presentate entro le ore 11, e il Tesoro potrà respingere le proposte in in linea con i prezzi di mercato, e il regolamento è fissato per il 5 dicembre.

Il buyback si concentrerà sui titoli in scadenza nel 2026, tra cui diversi BTP, un CCTeu e un BTP Italia, con cedole e scadenze comprese tra gennaio e settembre, e con l'obiettivo è alleggerire il carico di rimborsi previsti per il prossimo anno e rendere più regolare ed equilibrato il profilo delle scadenze.

Ma al di là delle ultime emissioni, il 2025 è stato un anno carico e florido soprattutto per quanto riguarda i titoli pensati per il retail, come il BTP Più, collocato a febbraio, con la possibilità di rimborso anticipato, poi il BTP Valore, giunto alla sesta edizione nell’asta di ottobre, che ha confermato il forte interesse dei piccoli risparmiatori. E a maggio è tornato anche il BTP Italia (che mancava da diverse edizioni), titolo indicizzato all'inflazione nazionale.

A favore della domanda verso la carta italiana hanno giocato un ruolo chiave anche gli ultimi giudizi delle agenzie di rating, dopo gli upgrade di Fitch e DBRS Morningstar, che ha riportato l’Italia in seria A, il 21 novembre è arrivato anche il giudizio positivo di Moody’s, che ha raffozato ancora di più clima di fiducia attorno ai Titoli di Stato.

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