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Economia
Didi, stretta di Pechino sul tech di WS. L'Uber cinese rimossa dagli app store
Xi Jinping e la doppia tazza di tè durante le due sessioni

Le autorità di regolamentazione cinesi hanno ordinato agli operatori degli app store locali di rimuovere l'app di ride-hailing cinese di Didi Global dalle loro piattaforme ieri, infliggendo un altro duro colpo al colosso dei trasporti a pochi giorni di distanza dal suo debutto sul mercato statunitense. Nello specifico, la Cyberspace Administration of China, l'authority di internet del Paese - citando gravi problemi relativi alla raccolta illegale di dati personali - ha ordinato alla società di apportare modifiche per conformarsi alle norme cinesi sulla protezione dei dati e "garantire la sicurezza delle informazioni personali degli utenti".

La mossa di Pechino è arrivata a soli due giorni di distanza dall'avvio di una revisione delle pratiche di cybersecurity dell'azienda, revisione che aveva imposto alla società la sospensione della registrazione di nuovi utenti durante il periodo dell'inchiesta. L'authority non aveva precisato quanto sarebbe durata la revisione, ma aveva riferito che la mossa mira a salvaguardare la sicurezza dei dati nazionali. La questione ha spinto il vice presidente di Didi, Li Min, a scrivere dei post sui social media, il giorno dopo, per replicare ad alcune indiscrezioni di stampa secondo cui la società avrebbe immagazzinato i dati degli utenti negli Stati Uniti.

Nel dettaglio, in un messaggio postato su Weibo, Li ha minacciato di citare in giudizio chiunque sostenesse che la società avesse trasferito i suoi dati nazionali all'estero. "Come molte società cinesi quotate all'estero, Didi archivia tutti i dati degli utenti domestici su server in Cina. Assolutamente impossibile trasmettere dati agli Stati Uniti", ha scritto. In una dichiarazione rilasciata ieri, Didi ha fatto sapere l'app sarà rimossa dagli app store del Paese, precisando però che gli attuali utenti che avevano già scaricato l'app non saranno interessati dalla mossa.

"Ringraziamo sinceramente i dipartimenti per aver spinto Didi ad attuare un'analisi dei rischi", ha commentato la società, impegnandosi a "risolvere coscienziosamente" i problemi. Didi detiene un quasi monopolio nel mercato cinese del ride-hailing e raccoglie una serie di dati sulla mobilità dagli utenti, che a suo dire aiutano il servizio ad analizzare i modelli di traffico e sviluppare le sue tecnologie, anche per la guida autonoma. La Cyberspace Administration non ha specificato la natura della violazione della privacy dei dati degli utenti, quanto tempo Didi avrà per affrontare il problema nè quando l'app di Didi Chuxing potrebbe tornare negli app store.

La decisione dell'authority cinese rappresenta l'ultimo di una serie di azioni da parte delle autorità governative volte a tenere a freno le grandi aziende tecnologiche cinesi che sono diventate centrali nella vita quotidiana di oltre un miliardo di persone, affermando un maggiore controllo sui dati che queste detengono. Sempre oggi, infatti, il Cybersecurity Review Office cinese, un'unità delle autorità di regolamentazione informatica del Paese, ha avviato una revisione sulla sicurezza dei dati delle app gestite da altre due società cinesi quotate negli Stati Uniti.

Nello specifico, l'ultima mossa del regulator prende di mira due app per camion gestite da Full Truck Alliance e un'app di reclutamento online di proprietà di Kanzhun. Entrambe le societa' si sono quotate negli Stati Uniti a giugno e, come a Didi, a entrambe e' stato ordinato di interrompere la registrazione di nuovi utenti mentre e' in corso l'indagine. Le app in questione sono Yunmanman, Huochebang e Boss Zhipin.

L'authority ha spiegato che la revisione ha lo scopo di prevenire i rischi per la sicurezza dei dati nazionali, mantenere la sicurezza nazionale e proteggere gli interessi pubblici. Full Truck Alliance, conosciuta anche come Manbang Group, gestisce un'app mobile che collega gli autotrasportatori con le imprese che hanno bisogno di trasportare le merci all'interno della Cina. Secondo una ricerca di China Insights Consultancy commissionata dalla societa', l'anno scorso e' stata la piu' grande piattaforma di trasporto digitale al mondo per valore lordo delle transazioni.

(Segue...)

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