Distensione Usa-Cina, Borse in rialzo. Lo spread interrompe la sua discesa - Affaritaliani.it

Economia

Distensione Usa-Cina, Borse in rialzo. Lo spread interrompe la sua discesa

Il settore auto fa da traino ai listini europei, grazie all'allentarsi delle tensioni nella guerra dei dazi Usa-Cina. A meta' seduta tutti gli indici europei sono in territorio positivo e incrementano i guadagni. La Borsamigliore e' quella di Francoforte (+1,1%) seguita a ruota da Parigi (+0,9%), Londra (+0,6%) e Madrid (+0,5%). In rialzo il Ftse Mib (+0,5%) dove brilla Cnh (+5%) in scia con le voci su un possibile spin off di Iveco. In Europa gli acquisti sono legati alle rinnovate speranze su una fase piu' distensiva nella guerra dei dazi, con la Cina che ha assicurato che evitera' ritorsioni davanti all'introduzioni di nuovi balzelli da parte degli Usa. Ottimismo amplificato dal dato sull'inflazione dell'Eurozona, stabile a +1% su agosto.

I mercati, aggiungono gli analisti, "stanno ignorando i falchi della Bce" e si concentrano su Lagarde, successore di Draghi alla Bce, per la quale "i tassi d'interesse non hanno raggiunto ancora il fondo". In Italia l'attenzione resta sulle consultazioni del premier incaricato Giuseppe Conte, con lo spread "freddo" a 166 punti e il rendimento dei BTp decennali allo 0,96%. Sul listino principale milanese va bene l'intero mondo legato all'automotive, da Pirelli (+2,6%) a Fca (+1,1%). Nella galassia Agnelli sale anche Exor (+1,7%).

Acquisti su Telecom (+0,7%), favorita dal calo dei tassi, mentre la seduta e' contrastata per i bancari: in fondo al Ftse Mib ci sono Banco Bpm (-1,4%) e Ubi (-1,3%), sulla parita' Intesa e UniCredit. In affanno Atlantia (-0,4%) alla prese con il nodo concessioni e la possibile revisione delle tariffe per Aspi. Fuori dal listino principale brilla Safilo (+5,3%) dopo rinnovo della licenza con Hugo Boss.

Sul fronte valutario, continua la discesa dell'euro scambiato a 1,104 nei confronti del dollaro (1,1058 ieri in chiusura). Il dollaro-yen e' pari a 106,4 (106,48) ed e' debole la sterlina, in calo a 1,217 contro il biglietto verde. Continua la discesa anche dello yuan cinese, che si avvia a registrare il piu' grande calo mensile da oltre 25 anni (7,1486 contro la divisa Usa). Si ferma il rally del petrolio: il Wti su ottobre viene scambiato a 56,1 dollari al barile (-1%) e il Brent del Mare del Nord scende a 60,8 dollari (-0,3%).