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Economia
Bce/ Tassi fermi. Draghi: "L'alta disoccupazione si sta stabilizzando"

Richiede delle riforme strutturali, ma nel mercato del lavoro l'alta disoccupazione si sta stabilizzando. E' uno dei principali messaggi che il presidente della Bce Mario Draghi ha lanciato nella tradizionale conferenza stampa dopo la riunione dell'Eurotower sui tassi, riunione in cui si è avuta "un'ampia discussione sul cambiamento dei tassi di interesse e sugli altri strumenti di politica monetaria", ma che alla fine ha deciso di lasciare invariato il costo del denaro (allo 0,25%).

Francoforte ha così deciso di non cambiare direzione, mantenendo una politica monetaria ampiamente espansiva, perché "l'inflazione non preoccupa" e "i tassi resteranno a questi livelli o più bassi ancora a lungo, ma i dati mostrano segnali di moderata ripresa". La Bce "è pronta a prendere ulteriori, decisive misure" se saranno necessarie.

Per la Banca Centrale Europea la situazione del Vecchio Continente volge al sereno, al punto da spingere l'Eurotower a rivedere al rialzo le stime di crescita dell'Eurozona, portandole a 1,2% per il 2014, a 1,5% per il 2015 e 1,8% per l'anno successivo. Le stime di tre mesi fa indicavano un Pil in crescita all'1,1% quest'anno e all'1,5% il prossimo. Largamente sotto l'obiettivo del 2% le stime sull'inflazione: sarà all'1% per il 2014, all'1,3% per l'anno prossimo e all'1,5% per il 2016. A calmierare i prezzi - sottolinea Draghi - ha contribuito il cambio dell'euro nei confronti delle altre valute.

Il presidente della Bce, tuttavia, invita i governi a non abbassare la guardia: "I paesi dell'Eurozona hanno fatto progressi nella riduzione del deficit" che, a livello aggregato, è stato ridotto di 3,2 punti percentuali nel 2013 e appare destinato a calare di altri 2,7 punti percentuali nel 2014, laddove il debito pubblico aggregato dell'Eurozona sembra aver toccato il picco l'anno scorso e sembra quindi destinato a calare. Draghi chiede ai Paesi di non "fare marcia indietro" sugli sforzi di consolidamento fiscale e ad "applicare riforme strutturali che rendano più semplice fare affari e stimolino l'occupazione".

Prima della Banca centrale europea, la Banca d'Inghilterra aveva deciso di lasciare invariati i tassi di riferimento allo 0,50%. Nessuna variazione neanche sul piano di riacquisto bond, confermato a 375 miliardi di sterline. Il livello dei tassi è il più basso dal marzo 2009 e si tratta del lasso di tempo più lungo di tassi invariati dagli anni Quaranta.

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