Altolà della Bundesbank a Draghi. "Assurde nuove azioni della Bce"
Non è stato per niente facile per Mario Draghi abbassare i tassi di interesse in Eurolandia al minimo storico. Il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha rivelato infatti che nel corso del direttivo della dell'Eurotoewr, che pure ha adottato all'unanimità il pacchetto di misure anti-deflazione, c'è stata "un'aspra discussione sulle mosse da adottare. Abbiamo fatto il possibile - spiega il numero della banca centrale tedesca - per rivitalizzare il credito in alcuni paesi". Il tono adottato da Weidmann si differenzia da quello usato da Mario Draghi che, riferendosi alle misure anti-deflazione, aveva detto : "Abbiamo fatto questo e penso che sia un pacchetto significativo. Abbiamo finito? La risposta è no. Noi non abbiamo finito qui. Se necessario, all'interno del nostro mandato, agiremo: non è finita qui". Weidman, infatti, definisce "assurdo" iniziare a parlare adesso di nuove mosse della Bce, "dopo le decisioni prese giovedì". Segno che Berlino venderà cara la pelle prima di assecondare nuovamente Draghi. Ma non finisci qui. Stando infatti a quanto riferito dalla stampa tedesca, Weidman sarebbe molto "critico" e non poco "arrabbiato" con Angela Merkel, colpevole - secondo il gotha della finanza tedesca - di aver dato una sorta di avallo politico all'intervento di Draghi. La Cancelliera, in sostanza, sarebbe stata troppo "morbida" nei confronti dei paesi in difficoltà, come l'Italia, mettendo di fatto con le spalle al muro la rigorosa Bundesbank. Che però ora promette battaglia...