Electrolux: a Porcia 32 mln investimenti e 316 esuberi
Trentadue milioni di euro di investimenti in 3 anni e 316 esuberi. Questa la proposta di Electrolux che l'azienda ha sottoposto ai sindacati per evitare la chiusura dello stabilimento di Porcia. Lo si apprende da fonti dell'azienda mentre il tavolo con i sindacati e' ancora in corso in un albergo della Capitale.
E' la prima volta che l'azienda presenta un piano sullo stabilimento friulano che occupa circa mille persone. Secondo le stesse fonti l'investimento di 32 milioni di euro "portera' al rafforzamento dell'alto di gamma a Porcia che e' gia' specializzato nella gamma alta del prodotto".
La cifra di 32 milioni, spiega l'azienda, "parte dal presupposto che siano confermate le sei ore di lavoro piu' le due di solidarieta'". Confermato infine da parte dell'azienda la volonta' di ridurre di tre euro il costo sull'ora lavorata, ma senza impatto sui salari".
Secondo fonti sindacali, a Porcia, di cui inizialmente Electrolux aveva adombrato la chiusura, il nuovo piano prevede 450 esuberi su 1050 dipendenti, a causa di una riduzione progressiva dei volumi da 1,15 milioni di pezzi odierni a 750 mila nel 2017.
La cifra fornita dai sindacati non contempla pero' la possibilita' che si prosegua sulla strada delle sei ore di lavoro piu' due di solidarieta' ed e' calcolata quindi sulle 8 ore di lavoro. Ipotesi che l'azienda tende a non considerare come percorribile. Durante l'incontro, hanno spiegato fonti sia dell'azienda che del sindacato, e' stato anche presentato un nuovo piano per lo stabilimento di Susegana: nella fabbrica trevigiana saranno prodotti 90 mila frigoriferi ad incasso 'Cairo 3', che rischiavano di essere trasferiti in uno stabilimento ungherese.