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Economia
Enel, a Macquarie il 40-50% di Open Fiber: incasso da 2,1-2,65 miliardi

Enel esce da Open Fiber. Il consiglio di amministrazione del colosso elettrico guidato da Francesco Starace ha deliberato di cedere al fondo australiano Macquarie tra il 40 e il 50% del capitale del gruppo guidato da Elisabetta Ripa, di cui Enel è socia paritetica con Cassa depositi e Prestiti. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal colosso elettrico al termine del consiglio di amministrazione, che ha dato mandato a Starace di avviare l'operazione.

Il corrispettivo previsto in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber risulta pari a 2,65 miliardi di euro, comprensivo della porzione di Enel del finanziamento soci concesso ad Open Fiber, per un controvalore stimato di 270 milioni di euro al 30 giugno 2021, data entro la quale si prevede che l’operazione possa essere finalizzata.L 'offerta prevede meccanismi di earnout a favore di Enel, legati alla positiva conclusione del contenzioso con Telecom Italia sulle areee bianche e alle sinergie dall'eventuale realizzazione della cosiddetta rete unica.

In caso di cessione del 40% del capitale di Open Fiber, il corrispettivo per la cessione si attesta a 2,120 miliardi di euro mentre il controvalore del finanziamento soci sarebbe pari a circa 220 milioni di euro. La stipula del contratto di compravendita tra le parti è subordinata ad alcune condizioni, tra cui - in caso di cessione del 50% del capitale di Open Fiber - la condivisione tra Macquarie e Cdp delle modifiche di alcuni aspetti che regolano attualmente la governance di Open Fiber.

L'uscita di Enel dal capitale di Open Fiber è considerata un passaggio fondamentale nel percorso verso l'integrazione tra Open Fiber e gli asset di rete fissa dell'ex monopolista Telecom Italia che porterebbero alla nascita di un campione nazionale della banda larga.

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