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Economia
Enel colloca un Sustainability-Linked bond da 1,5 miliardi: boom di richieste
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Enel colloca un bond da 1,5 miliardi legato alla sostenibilità: richieste per oltre 4 miliardi

Enel ha lanciato sul mercato Eurobond un 'Sustainability-Linked bond' in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro. Lo comunica una nota. La nuova emissione prevede per la prima volta l’utilizzo da parte di Enel di molteplici Key Performance Indicators (Kpi) per tranche, rafforzando ulteriormente l’impegno di Enel per un’accelerazione nella transizione energetica. Per la prima volta in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, una tranche dell’emissione combina un Kpi collegato alla tassonomia dell’Ue con un Kpi collegato agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’altra tranche del bond è collegata a due Kpi associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra.

"È con entusiasmo che presentiamo al mercato questo strumento innovativo, il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell’Ue e Sdg 13 delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico", ha dichiarato Alberto De Paoli, cfo di Enel. "Con i nostri investimenti in tecnologie decarbonizzate siamo in linea con la tassonomia dell’Ue e quindi pronti a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il legame inestricabile tra Sdg e tassonomia è integrato nella nostra strategia e si riflette in tutti gli strumenti di finanza che utilizziamo così come nelle nostre decisioni industriali. Forti di questo approccio sinergico, lavoriamo incessantemente per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione, rafforzando al contempo la sicurezza energetica dei Paesi in cui operiamo, e aprendo la strada alla creazione di valore sostenibile e di lungo termine per tutti", ha detto ancora De Paoli.

L’emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per quasi 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 4 miliardi di euro e una significativa partecipazione di investitori socialmente responsabili (Sri), consentendo al gruppo di continuare a diversificare la propria base di investitori. "Il successo del prestito obbligazionario - si legge nella nota - è un chiaro riconoscimento della strategia sostenibile del Gruppo e della sua capacità di generare valore orientando il piano di investimenti in linea con i criteri della tassonomia dell’Ue e al tempo stesso contribuendo al raggiungimento degli Sdg delle Nazioni Unite".

Si prevede, conclude la nota, che i proventi dell'emissione siano utilizzati da Efi per finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario del gruppo. L’emissione, che ha una durata media di circa 14 anni, presenta una cedola media del 4,25%. L’operazione è stata supportata da un consorzio di banche nell’ambito del quale Banca Akros, Bbva, Bnp Paribas, Bper, Crédit Agricole, CaixaBank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, Ing, J.P. Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, Société Générale, Unicredit hanno agito in qualità di joint-bookrunners.
 

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