Economia
Eni: "Sotto il giacimento forse ce n'è un altro", parla l'ad

Sotto il maxi giacimento di Zohr trovato dall'Eni nell'offshore dell'Egitto "probabilmente ce n'è un altro, forse di condensati o olio". Lo ha rivelato l'ad Claudio Descalzi nel corso di un'audizione al Senato. Il prossimo obiettivo, ha quindi aggiunto, è "verificare" questa possibilità. "La speranza - ha concluso - è che i volumi possano aumentare anche se siamo già contentissimi così".
Lo sviluppo del maxi giacimento di gas scoperto in Egitto è al 100% Eni. E' quanto ha indicato l'ad del gruppo petroliefero, Claudio Descalzi, che ha rivelato che potenziali partner potevano entrare nel progetto ma poi "fortunatamente per noi e sfortunatamente per loro" hanno rinunciato.
Il governo egiziano vuole sviluppare la scoperta di Zohr "in termini rapidi, cioè nel 2017, che sono tempi super rapidi". Lo ha detto Claudio De Scalzi. Sempre in riferimento alla scoperta record realizzata dal Cane a sei zampe a Zohr ad agosto, De Scalzi ha spiegato che nelle prossime settimane sarà presentato al governo egiziano il piano di sviluppo e sempre il governo dovrà approvare il piano d'investimento. Successivamente l'ad di Eni presenterà al board l'investimento finale. Questo "dovrei farlo a dicembre", ha spiegato De Scalzi.
L'ad dell'Eni Claudio Descalzi intende portare all'approvazione del cda l'investimento per lo sviluppo del maxi giacimento in Egitto "a dicembre". Lo ha annunciato lo stesso ad nel corso di un'audizione al Senato. "L'Egitto - ha spiegato - vuole sviluppare la scoperta in tempi rapidi: vuol dire 2017, sono tempi super rapidi. Nelle prossime settimane ci sarà il piano di sviluppo, poi ci serve la concessione di sviluppo, poi devo andare al board. Sono tempi strettissimi, in genere ci vuole almeno un anno, un anno e mezzo".