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Economia
Eni, modello Var Energi per le esplorazioni. Saldo dividendo il 26 maggio

Eni valuta di esportare il modello norvegese di esplorazione e produzione di idrocarburi in altri Paesi. "E' in corso di valutazione la possibilita' di replicare il "modello Var Energi" sviluppando Business Combination in altri Paesi per massimizzare le opzioni di crescita in quei contesti", si legge in una risposta di Eni a una domanda di un'azionista in merito a progetti di nuove acquisizioni e/o cessioni in occasione dell'assemblea. Var Energi e' una societa' leader nel settore dell'esplorazione e produzione di idrocarburi in Norvegia nata dalla fusione tra Point Resources AS e Eni Norge AS, consociata di Eni. Eni ne detiene una quota del 69,6% e HitecVision una quota del 30,4%. 

"Gli obiettivi di crescita nel piano quadriennale sono prevalentemente organici - ribadisce Eni -. Con riferimento ai business delle rinnovabili e retail gas, sara' monitorato il mercato per valutare opportunita' coerenti con gli obiettivi strategici di crescita". "In relazione a potenziali dismissioni, coerentemente con il target annunciato di 2 mld euro nel quadriennio, saranno valutate le dismissioni di asset marginali, maturi al fine di ottimizzare il nostro portafoglio e di trasformare il business in chiave di decarbonizzazione", precisa l'azienda. Nel messaggio agli azionisti, l'a.d. Claudio Descalzi ha ribadito l'"impegno alla completa neutralita' carbonica entro il 2050". 

"Si tratta di un impegno preciso - non di una semplice ambizione - rafforzato da obiettivi intermedi al 2030 e 2040, che copre l'intero ciclo di vita delle nostre vendite energetiche, sia quelle derivanti da produzione interna che da acquisti da terzi, e che include tutte le emissioni GHG Scope 1, 2 e 3", ha sottolineato Descalzi. "Il piano di Eni e' concreto, dettagliato ed economicamente sostenibile - ha evidenziato l'a.d. -. Fa leva su tecnologie proprietarie, sull'integrazione, la diversificazione e l'espansione delle attivita' retail gas&power e rinnovabili, i prodotti-bio e l'economia circolare. Prevede inoltre una crescente quota di gas nel portafoglio produttivo, dall'attuale 50% al 60% entro il 2030 e oltre il 90% entro il 2050". L'assemblea ha dato il via libera al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, chiuso con l'utile di 1,607 mld di euro, e del dividendo di 0,36 euro per azione.

Essendo già stato distribuito un acconto sul dividendo di 0,12 euro per azione, il saldo dividendo 2020 di 0,24 euro sara' effettuato il 26 maggio 2021, con data di stacco il 24 maggio 2021 e "record date" il 25 maggio 2021. L'assemblea ha anche autorizzato il Cda a un buy back fino a 1,6 mld, in più tranche, nei prossimi 18 mesi.

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