Moncler, esordio con il botto: i piumini volano (+43%)
Qualche minuto di attesa, il titolo che non fa prezzo per eccesso di richieste. Poi Moncler può festeggiare: il debutto in Borsa del marchio targato Ruffini apre con un rialzo del 43% rispetto al prezzo fissato e chiude ancora meglio: +46,76% a 14,97 euro per azione, dopo avere toccato un prezzo massimo di 15,47 euro.
Il valore del gruppo dei pimini in una sola giornata e' cresciuto cosi' di quasi 1,2 miliardi di euro, salendo da 2,5 miliardi di euro a circa 3,7 miliardi. Ogni azione, che a esito del collocamento valeva 10,2 euro, ha incrementato di poco meno di 5 euro il suo valore. Nel corso della seduta e' passato di mano oltre il 12,4% del capitale sociale.
Per il primo giorno di Moncler a Piazza Affari c'era il parterre delle grandi occasioni. Erano presenti il presidente di Borsa italiana, Massimo Tononi, l'Ad Raffaele Jerusalmi, investitori, azionisti e banchieri: da Alessandro Profumo, presidente di Mps, e Pier Francesco Saviotti, Ad del Banco Popolare, a Maurizio Tamagnini del Fondo strategico italiano, dal finanziere Giovanni Tamburi a Marco De Benedetti di Carlyle. Jerusalmi ha manifestato "emozione e soddisfazione" per un'operazione che dalle parti di Pallazzo Mezzanotte non si vedeva da tempo. Il numero uno della neo-matricola è stato addirittura accolto da una standing ovation. "Entriamo in Borsa con rispetto e serieta'", ha affermato Remo Ruffini. "Abbiamo avuto idee che hanno portato risultati e abbiamo avuto coraggio".
Le premesse per un esordio impetuoso erano state poste già durate il collocamento. Da record. Il marchio dei piumini ha superato di 31 volte l'offerta, per un controvalore complessivo di oltre 20 miliardi di euro.
Nell'azionariato ci sono molti dei grandi nomi della moda italiana e internazionale e i piu' importanti fondi sovrani esteri nell'azionariato di Moncler. Tra i big della moda, a quanto si apprende, hanno sottoscritto una partecipazione nel gruppo ci sono Salvatore Ferragamo, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Renzo Rosso di Diesel e il numero uno di Lvmh, Bernard Arnault; tra i fondi sovrani, sono entrati in Moncler quelli del Qatar, di Singapore, di Abu Dhabi e quello cinese.
Con l'avvio delle contrattazioni entra in carica il nuovo cda a 11: Ruffini resterà presidente e amministratore delegato e indicherà sei membri in tutto, tra cui Alessandro Benetton e Nerio Alessandri in quota indipendenti. Altri quattro spetteranno a Eurazeo e l'ultimo sarà Marco De Benedetti per il fondo Carlyle.