Economia
Ex Ilva, il governo mette 200 milioni di euro: ma il nuovo sindaco di Taranto è contro il rilancio dell'acciaieria
Bitetti del Pd vince il ballottaggio e ora il futuro dell'impianto è un rebus
Ex Ilva, futuro a rischio. Cosa cambia dopo la vittoria di Bitetti a Taranto
Il ballottaggio ha confermato il trend del primo turno, il nuovo sindaco di Taranto è Piero Bitetti del Pd. Ma questa vittoria complica i piani per l'ex Ilva, visto che il primo cittadino è contrario al rilancio dell'acciaieria. Il risultato del secondo turno è stato netto, il candidato del centrosinistra, con l’appoggio esterno del M5s, che aveva chiuso in testa già al primo turno si conferma al ballottaggio con il 54% delle preferenze, mentre il candidato del centrodestra, Tacente, nonostante la convergenza su di lui di FdI e FI, si ferma al 46%. Il suo successo arriva proprio subito dopo la decisione del governo di intervenire per il salvataggio dell'acciaieria.
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L'esecutivo, infatti, - riporta La Repubblica - ha deciso di aprire il portafoglio per garantire la sopravvivenza dell’ex Ilva. In attesa di trovare un compratore, ecco la misura d’emergenza per assicurare la continuità aziendale e la messa in sicurezza degli impianti. Tutto in un decreto. Servirà a coprire i costi che stanno lievitando a causa di una produzione che si è dimezzata dopo l’incendio che ha fermato l’altoforno 1 dello stabilimento di Taranto. Secondo quanto riferiscono fonti dell’esecutivo, l’asticella del nuovo impegno pubblico sarebbe stata collocata a quota 200 milioni. Il ministro del Made in Itali Adolfo Urso ha auspicato una risposta positiva, già nei prossimi giorni, da parte del neo sindaco di Taranto, Piero Bitetti, sulla nave rigassificatrice che dovrà alimentare la nuova Ilva green.
