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Economia
Ex Ilva, lo scenario della proroga. Il jolly di Arcuri nell'emergenza Covid

Ex Ilva, spunta lo scenario della proroga per il closing fra Invitalia e ArcelorMittal rispetto alla scadenza del 30 novembre. Data stabilita dagli accordi del 4 marzo in base ai quali se le parti non riusciranno a trovare un accordo sul coinvestimento nel gruppo italiano dell’acciaio attraverso la creazione di una newco, gli indiani potranno andarsene da Taranto pagando una penale di 500 milioni di euro.

arcelormittal Ilva
 

L’impennata dei contagi e la nuova recrudescenza dell’epidemia Covid che stanno costringendo il governo e il commissario straordinario all’emergenza Covid-19 Domenico Arcuri (anche Ceo di Invitalia) agli straordinari per fronteggiare la situazione stanno infatti portando in dote anche un allungamento dei tempi nella trattativa, la cui chiusura inizialmente dopo la due diligence terminata a metà ottobre sarebbe potuta arrivare secondo alcuni rumors entro fine ottobre. Lo stesso Arcuri premeva per chiudere il dossier velocemente.

Secondo quanto spiegano ad Affaritaliani.it alcune fonti vicine al dossier, le parti stanno continuando a incontrarsi, ma i nodi sono lontani dalla risoluzione, tanto che ora da Invitalia l’orizzonte per la chiusura non è più fine ottobre, ma quella contrattuale del 31 novembre.



C’è di più, fra le opzioni che il governo e Arcuri avrebbero anche preso in considerazione, vista la nuova emergenza sanitaria, c’è anche quella di prolungare di due mesi in Zona Cesarini il termine del closing per continuare le trattative e per arrivare ad un accordo, in modo da scongiurare così uno scenario indesiderato per l'attore pubblico. E cioè che il partner industriale, per il quale si prospetta una partecipazione di minoranza, abbandoni il progetto di coinvestimento, lasciando lo Stato in braghe di tela. L'opzione non può esser messa ora sul tavolo da parte di Invitalia, altrimenti verrebbe meno al tavolo la pressione per cercare di chiudere. 

Intanto, in attesa della definizione della trattativa con l’esecutivo, ArcelorMittal Italia ha comunicato stamane ai sindacati l'ennesima richiesta di proroga della Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo), che a Taranto è in atto da luglio 2019. Come accade dal marzo scorso, questo tipo di ammortizzatore sociale dovrebbe essere poi annullato e sostituito con la cassa Covid-19. Attualmente nel gruppo risultano in Cigo 3.300 dipendenti, 3.580 dalla settimana che andava dal 5 all’11 ottobre.

@andreadeugeni

 

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