Fca, gli occhi di Conte sull'M&A. Di Maio: "Spero aumenti l'occupazione" - Affaritaliani.it

Economia

Fca, gli occhi di Conte sull'M&A. Di Maio: "Spero aumenti l'occupazione"

Gli occhi del governo su Fca. Mentre la politica francese va in pressing sul gruppo auto controllato dagli Agnelli, anche in Italia la maggioranza accende i riflettori sull'operazione che riceverà domani il via libera del gruppo Renault. "Di fronte a un'importante operazione di mercato, non spetta al Governo orientare, pero' sicuramente al Governo spetta la premura che si conservi il livello occupazionale, anche dell'indotto", ha spiegato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interpellato, a margine di un evento alla Luiss, sull'operazione Fca-Renault. "Sicuramente e' una vicenda che seguo con molta attenzione", ha aggiunto Conte.

"Sono in contatto con i vertici di Fca. Stiamo seguendo come Governo l'operazione Fca-Renault che, vista la portata, vede il nostro Paese tra i suoi protagonisti. L'obiettivo dichiarato di questa operazione e' una partnership tecnologica che permetta lo sviluppo di nuovi prodotti e la crescita del comparto automotive in Europa e in Italia. Stiamo monitorando l'operazione per conoscere il notevole valore aggiunto che dovra' portare all'Italia", è il commento invece del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, in un post su Facebook.

"Il mio auspicio - aggiunge - e' che possa creare piu' lavoro, portando piu' tecnologia e piu' crescita al nostro mercato dell'automotive, ma a quanto si apprende pubblicamente, le trattative sono ancora in corso. Diamo per scontato che si salvaguardino prima di tutto i lavoratori e che, piuttosto, attraverso il mantenimento e il potenziamento del piano di investimenti sugli stabilimenti italiani, questi aumentino nel prossimo futuro. Lo Stato ha gia' supportato e supporta Fca in Italia e lo ha fatto attraverso entrambi i Ministeri che ho l'onore di dirigere, sia nell'interesse dei lavoratori che dell'azienda. Lo ha fatto prima di tutto nel rispetto della tradizione di un marchio indissolubilmente legato all'Italia e alla sua storia e che ci auguriamo continui a essere rispettato, perche' solo in quel caso staremmo parlando di un'operazione di crescita e sviluppo aziendale come da noi intesa".