Fed, "anticipare inizio tapering a novembre". Inflazione, mercati in pressing
Per il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, serve più rapidità: finire il processo di tapering entro la fine del primo trimestre 2022
Fed, occhi puntati sul dato dell'inflazione. Bullard: "Bisogna essere aggressivi e iniziare il tapering"
Aggressività da parte della banca centrale e via libera al tapering, in caso in cui l'inflazione faccia aumentare le "preoccupazioni". Il presidente della Federal Reserve di St. Louis, James Bullard, in un'intervista alla Cnbc, rivela che il fatto che le attuali pressioni sull'inflazione siano transitorie o strutturali sono al 50%, "quindi i politici devono essere pronti".
La Fed dovrebbe annunciare il mese prossimo che inizierà a ridurre il programma di acquisto di beni, per terminare l'operazione entro la metà del 2022. Ma secondo Bullard, ci vorrebbe un'azione più rapida. "Sarei favorevole a iniziare il taper a novembre", ha detto spiegando di sostenere "l'ipotesi di finire il processo di taper entro la fine del primo trimestre dell'anno prossimo, perché bisogna essere in grado di reagire a possibili rischi di rialzo dell'inflazione l'anno prossimo, mentre cerchiamo di uscire da questa pandemia".
Gli altri funzionari della Fed dicono che preferirebbero che il tapering finisse prima che inizino i rialzi dei tassi. Le osservazioni arrivano lo stesso giorno in cui il Fondo Monetario Internazionale ha avvertito che l'inflazione potrebbe persistere più a lungo del previsto. In questo modo, il Fondo ha consigliato alle banche centrali di elaborare piani di emergenza per inasprire la politica nel caso in cui ciò avvenga. Bullard si è detto ottimista sul fatto che l'economia crescerà fortemente quest'anno e il prossimo, anche se a suo giudizio le prospettive di crescita economica degli Stati Uniti sono previste in contrazione.
Nel complesso, sui mercati azionari mondiali in attesa dei verbali della riunione della Fed, del dato sull'inflazione Usa e dell'avvio della stagione di trimestrali, prevale un sentimento di cautela. Gli operatori temono che l'impennata dei prezzi dell'energia alimenti l'inflazione e possa indurre la Fed a ridurre il programma di acquisti di emergenza prima del previsto.
I fari restano puntati sulle minute della riunione del Federal Open Market Committee della banca centrale americana: gli investitori li setacceranno alla ricerca di una qualsiasi indicazione su quando la banca centrale Usa potrebbe iniziare a ridurre il suo massiccio programma di acquisto di obbligazioni. A prepoccupare quindi il rialzo dell'inflazione trainato dai prezzi dell'energia, unito alla pubblicazione dei risultati dei grandi gruppi: Jp Morgan, Bank of America, Morgan Stanley, Citigroup e Goldman Sachs.
Nel frattempo, il tono delle piazze finanziarie europee migliora, insieme a quello dei future Usa. Milano recupera la parità (+0,01%), fa meglio Parigi (+0,2%) ma la migliore è Francoforte (+0,7%) spinta dal balzo di Sap (+4,6%) dopo i numeri e le previsioni confortanti. Bene tutto il comparto auto in Europa, con Stellantis che a Milano accelera a +1,9%. Gli acquisti premiano Nexi (+2.4%) e Amplifon (+2,3%) in testa al listino. Bene anche Moncler (+1,35%) in una giornata positiva per il comparto dopo i numeri di Lvmh (+2,18% a Parigi).
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