Poltrone Fed/ Per la successione a Bernanke guadagna quota la candidatura di Summers

Occhi puntati sulla Federal Reserve: a destare l'attenzione di analisti e investitori non è solo la possibile decisione (che potrebbe già giungere al termine del Fomc in programma il 17 e 18 settembre prossimi) di avviare il "tapering", ossia il graduale rallentamento degli acquisti di bond sul mercato che finora sono proceduti al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese ma che alcune case d'investimento, come Societe Generale, iniziano a pensare possano rapidamente essere azzerati (per gli analisti francesi già entro marzo-aprile del prossimo anno), stante l'elevata probabilità che la disoccupazione, scesa al 7,3%, torni nei mesi entranti sotto la soglia del 7% indicata come tetto massimo dalla stessa Federal Reserve (che nel proprio statuto ha sia il compito di evitare una eccessiva crescita dei prezzi al consumo, sia di favorire il pieno impiego e la massima crescita economica possibile).
La sensazione è infatti che col rientro alla normale operatività dopo la pausa estiva si sia entrati nella "volata finale" per designare il successore di Ben Bernanke, destinato a terminare il suo secondo e ultimo mandato il prossimo 31 gennaio, sulla poltrona di presidente della Riserva Federale, una poltrona alla quale sembrava destinata "naturalmente" Janet Yellen, attuale vice di Bernanke (il suo mandato da vicepresidente scadrà nell'ottobre del 2014, quello da membro del board della Fed il 31 gennaio 2024), economista di fama mondiale, professore emerito dell'Università di Barkley e già a capo della Fed di San Francisco.
Considerata una "colomba" la Yellen può ancora giocarsi la carta della migliore conoscenza della "macchina" della Federal Reserve, ma non sembra così in buoni rapporti con l'amministrazione Obama da poter dormire sonni tranquilli. In questi ultimi giorni, anzi, la stampa americana è tornata a fare con insistenza il nome di Lawrence ("Larry") Summers, che Barack Obama conosce decisamente meglio essendo stato il direttore del Consiglio economico nazionale dal 2009 al 2010.