Ferrari, regalino sotto l'albero per i dipendenti di 5.000 euro lordi - Affaritaliani.it

Economia

Ferrari, regalino sotto l'albero per i dipendenti di 5.000 euro lordi

Un assegno di quasi 10 mila euro lordi a lavoratore. Con il campionato mondiale di Formula 1 appena concluso e lo sbarco a Wall Street, Sergio Marchionne ha deciso di assegnare un nuovo prezzo produzione ai dipendenti della casa automobilistica di Maranello di 5000 euro lordi. Un premio straordinario che assieme al saldo di 2.355 euro del premio di produzione 2014 elargito ad aprile, e ai due premi di produzione di 1.000 euro ciascuno di giugno e ottobre, porta a 10.000 euro lordi il totale dell'assegno staccato nel 2015 alle tute blu del Cavallino.

L'annuncio del regalino sotto l'albero è stato fatto dallo stesso Marchionne ai dipendenti della Ferrari, qualche ora prima di volare ad Amsterdam nella sede di Fiat Chrysler Automobiles che nell'assemblea di ieri ha approvato quasi all'unanimità l'operazione di separazione della casa di Maranello. L'assemblea, chiusa dopo solo 45 minuti di durata, ha visto la presenza di oltre il 57% del capitale (67% considerando i diritti di voto speciali) e di questi il 98,8% ha votato a favore dello scorporo. La transazione, decisa ormai piu' di un anno fa, ha visto Ferrari  procedere con tutta una serie di operazioni necessarie per tagliare i legami con la capogruppo. L'iniziativa di maggior rilievo e' stata effettuata lo scorso ottobre con la quotazione a Wall Street del 10% del capitale del Cavallino.

L'assemblea degli azionisti ha dato il via libera ad un nuovo passo fondamentale con la separazione definitiva tramite la distribuzione dell'80% del capitale ancora in mano al gruppo italo-americano agli azionisti e la successiva quotazione a Piazza Affari probabilmente il 4 gennaio. L'operazione portera' il Cavallino Rampante sotto il diretto controllo della Exor della famiglia Agnelli. Fca, di cui la holding torinese detiene il 29,16%, ha ora in mano l'80% della casa di Maranello mentre il figlio di Enzo Ferrari, Piero, ha il 10% e il restante 10% e' flottante di mercato. 
 
Con lo scorporo la nuova compagine azionaria di Ferrari sara' composta da Piero Ferrari con il 10%, Exor con il 24% circa e il mercato con il restante 66%. La holding manterra' pero' la sua presa sul Cavallino in virtu' della norma sul voto plurimo consentita dal diritto olandese ai soci di lungo corso e avra' cosi' il 38% dei diritti di voto, mentre Piero Ferrari potra' contare su circa il 15,3% dei diritti. L'intera operazione di scorporo ha gia' consentito a Fca di reperire risorse fresche da destinare al finanziamento del piano di investimenti elaborato nel quadro del business plan dello scorso anno. Tra i proventi della quotazione del 10% e il 'maxi-dividendo straordinario' pagato da Ferrari sotto forma di cedole e trasferimenti di liquidita' e finanziato in parte con la recente accensione di una linea di credito da complessivi 2,5 miliardi, il gruppo guidato da Sergio Marchionne ha in totale incassato oltre 3 miliardi di euro. Proprio Marchionne, durante il suo intervento in assemblea, ha fatto presente come con lo scorporo "ci aspettiamo che l'attrattivita' di Ferrari tra gli investitori continuera' a crescere".

Inoltre una Ferrari scorporata da Fca potra' "realizzare al meglio le proprie potenzialita'", avere "una miglior organizzazione" e contare "su una maggior flessibilita' nell'accesso a fonti di capitale e di debito". Lo scorporo, secondo Marchionne, "rappresenta il riconoscimento formale di cio' che gia' esiste. Come parte del gruppo Fca, Ferrari ha sempre avuto la liberta' necessaria per mantenere la sua unicita' in termini di brand e organizzazione". La "transazione rappresenta l'inizio di un nuovo capitolo per Ferrari e noi siamo fiduciosi che si apriranno nuove e interessanti prospettive", ha sottolineato il top-manager italo-canadese. Ora, dopo tutta una serie di procedimenti tecnici necessari alla formalizzazione della separazione, il prossimo grande passo sara' rappresentato dalla quotazione secondaria del titolo del Cavallino a Milano che - ha confermato Marchionne nel corso della conferenza stampa successiva all'assemblea - "avverra' il 4 gennaio" se "arriva il via libera Consob ma credo che sia stato gia' ottenuto". 

Il top-manager ha inoltre escluso che lo scorporo possa essere propedeutico ad operazioni analoghe su altri brand di Fca. "Il livello di interazione con gli altri marchi e' cosi' alto che e' altamente improbabile. Ferrari e' un caso unico", ha spiegato Marchionne in risposta ad un socio. "Oggi e' estremamente difficile un altro scorporo. Non ci credo, e' una probabilita' remota". Infine, il numero uno operativo di Fca, nonche' presidente di Ferrari, ha riservato un commento anche alla stagione di Formula Uno. E' stata "eccezionale con tre vittorie e 17 podi. Abbiamo confermato di avere una grandissima squadra. Siamo riusciti ad arrivare molto, molto vicini a Mercedes. Tecnicamente pero' siamo ancora inferiori a loro". Marchionne, dopo avere elogiato il pilota Sebastian Vettel, non ha invece voluto fare alcun commento, a causa degli obblighi in essere con gli organizzatori del circus, su alcune indiscrezioni sui costi sostenuti durante la stagione pari a circa 400 milioni secondo una rivista di settore britannica.