Enzo Maresca, chi è mister Mondiale: il made in Italy che abbatte i 'dazi' di Trump - Dalle corna di Torino-Juve allo staff di Guardiola: l'allievo supera il maestro Pep - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 13:31

Enzo Maresca, chi è mister Mondiale: il made in Italy che abbatte i 'dazi' di Trump - Dalle corna di Torino-Juve allo staff di Guardiola: l'allievo supera il maestro Pep

Cole Palmer, Joao Pedro ed Enzo Fernandez brillano in campo, ma il Chelsea che conquista il Mondiale per Club è un capolavoro di Enzo Maresca: l'allenatore italiano che ha piegato anche il mago Luis Enrique e il suo imbattibile Psg

di redazione sport

Enzo Maresca, chi è mister Mondiale: il made in Italy che abbatte i 'dazi' di Trump e trionfa col Chelsea

Il Chelsea in cima al mondo: 3-0 al Psg di Luis Enrique, la squadra che sembrava aver acquistato un'aura di imbattibilità dopo aver demolito il Real Madrid (un durissimo 4-0) e viaggiava un metro sopra al cielo da settimane, sulla scia di una Champions League dominata non solo in una finale pazzesca contro l'Inter (5-0 mai visto nella storia). Prima i parigini erano stati protagonisti di una campagna di conquista dell'Inghilterra sul cammino verso il match giocato a Monaco di Baviera che ha portato a sollevare la Coppa dalle Grandi Orecchie: Liverpool, Aston Villa, Arsenal mandate a casa dagli ottavi alle semifinali. Poi ecco i Blues di Londra farsi avanti e vendicare l'onore della Premier League nell'epilogo del Mondiale per Club giocato al MetLife Stadium di East Rutherford, New Jersey.

L'uomo del giorno? Guardando al campo ci sarebbe l'imbarazzo della scelta. In primis Cole Palmer, trequartista - doppietta e assist in finale, oscurando i vari Kvaratskhelia, Dembélé, Doué - eletto miglior giocatore del torneo: il 23enne inglese è stella nascente del calcio mondiale che chiude l'anno con 18 reti e 14 passaggi vincenti (due nella finale di Conference League). Difficile non citare Enzo Fernandez, nessuna novità sul campione argentino da questo Mondiale per Club: è cuore e motore a tutto campo del Chelsea.


Foto Ipa

O l'attaccante brasiliano Joao Pedro, che il 2 luglio salutava il Brighton e firmava con i Blues (è già blindatissimo: contratto fino al 2033): giusto in tempo per volare negli Stati Uniti dove ha piazzato 3 gol, tra semifinale col Real (doppietta) e finale contro il Psg. Ancelotti sicuramente avrà preso appunti per la sua Seleçao: il classe 2001 del Chelsea - sin qui 3 presenze in verdeoro - si candida, in mezzo alla folta concorrenza interna, come attore protagonista nella strada del Mondiale per nazioni che si giocherà sempre negli Stati Uniti tra un anno. 

Senza alcun dubbio però le luci dei riflettori non solo si accendono, ma sono splendenti sul volto di Enzo Maresca. Il made in Italy che vince sotto gli occhi di Donald Trump - il suo modello di soccer trionfa negli Usa e qua non ci sono dazi che tengono... - l'allenatore che si è spinto oltre quel limite che aveva distrutto bruscamente i sogni di Simone Inzaghi, Xabi Alonso e tutti gli allenatori sulla loro strada del Psg di Luis Enrique. 


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Chi è Enzo Maresca mister mondo col Chelsea: quel derby Torino-Juventus nel segno delle 'corna'

Enzo Maresca calciatore era un centrocampista dinamico e completo: cresciuto nelle giovanili del Milan, passato a Cagliari e poi al West Bromwich Albion in Premier League, tornò in Italia a 19 anni acquistato dalla Juventus. Qualche decina di presenze nel corso degli anni con la maglia bianconera (inframezzati da prestiti e comproprietà: da Bologna, Piacenza, Fiorentina), i tifosi della Signora ancora sentono battere il loro cuore ripensando a quel 24 febbraio del 2002 quando segnò il gol del pareggio (2-2) con una indimenticabile incornata di testa (cross di Thuram) contro il Torino nel finale, festeggiando poi la rete (la prima per lui in serie A) mimando la corsa del toro: un'esultanza entrata nella storia del Derby della Mole. Non solo Italia. Al Siviglia vinse due Coppe UEFA (con doppietta nella finale del 2006 finale vinta 4-0 contro il Middlesbrough), una Supercoppa Europea, una Coppa del Re e una Supercoppa di Spagna. Maresca e la Nazionale: la maglia azzurra della selezione maggiore gli è mancata, ma ha collezioniato 15 match con l'Under 21 (oltre ad aver giocato nelle squadra giovanili). 


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Chi è Enzo Maresca, l'uomo del Mondiale per club vinto con il Chelsea: dallo staff di Guardiola alla promozione in Premier League con il Leicester

Enzo Maresca inizia poi il suo percorso da allenatore nello staff di Vincenzo Montella al Siviglia a fine 2017. Successivamente diventa vice di Manuel Pellegrini al West Ham (dal maggio 2018) per poi passare al Manchester City nel 2020. I Citizan gli affidano il ruolo di allenatore della Elite Development Squad e lui li ripaga vincendo la Premier League 2. Dopo un'esperienza a Parma, torna nel club di Manchester entrando nello staff tecnico di Pep Guardiola: giusto in tempo per vivere da protagonista la stagione del Triplete (Premier, Coppa d'Inghilterra e Champions League vinta in finale contro l'Inter grazie al gol di Rodri).Un anno e  poi i saluti: è il momento per Maresca di cercare una sfida da mister sulla panchina del Leicester City, appena retrocesso in Championship.  Il risultato? La squadra domina il campionato e torna subito in Premier League, conquistando la promozione diretta con due giornate d'anticipo (miglior attacco - 86 gol  fatti e la migliore difesa - 39 reti subite).


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Con le Foxes aveva firmato un contratto triennale, ma al termine della stagione risolve il contratto per andare a Londra: lo chiama il Chelsea made in Usa - proprietà americana guidata da Todd Boehly - per una sfida che si rivelerà subito vincente: rivoluzione estiva, rosa più giovane d'Inghilterra (24 anni età media) e cavalcata vincente nel corso dei mesi.

Prima di questo trionfo nel Mondiale per Club infatti il 45enne allenatore salernitano ha riportato i Blues in Champions (quarto posto in Premier, non male per una squadra reduce da due stagioni grigie e deludenti: 12° nel 2023 6° un anno fa), oltre a concedersi la gioia di un trofeo in Europa, grazie alla vittoria in Conference League nella finale contro il Betis (4-1). E la storia continua...