Festival dell'Energia al via a Milano

Al via oggi presso Triennale Milano la XII edizione del Festival dell’Energia, intitolata “ONLIFE ENERGY: abitare, muoversi, lavorare”.

La principale manifestazione nazionale del settore quest’anno si articola in tre giornate per dare voce ai territori e alle trasformazioni in atto: i più importanti player dell’energia, il mondo accademico e le istituzioni riuniti al tavolo per discutere delle possibili soluzioni a favore della transizione verso sistemi energetici sostenibili.

Dopo i saluti di Alessandro Beulcke, Presidente Festival dell’Energia e di Ferruccio Resta, Rettore Politecnico di Milano, l’Assemblea Pubblica di Elettricità Futura apre i lavori con il suo Presidente Simone Mori e l’introduzione dell’On. Davide Crippa, Sottosegretario di Stato del MISE. Si susseguono alcune tavole rotonde sui temi chiave del mercato: innovazione smart e sostenibile, transizione energetica, mobilità, clima e resilienza, Europa.

Alessandro Beulcke, Presidente Festival dell’Energia, ha raccontato ad Affaritaliani.it: "Il Festival ha ormai una lunghissima storia. Quest’anno ci stiamo dedicando al tema della digitalizzazione, il titolo infatti è “Digital Energy - “Onlife Energy” per significare questa unione tra la produzione dell’energia e la distribuzione, anche attraverso le tecnologie digitali. Abitare, muoversi e lavorare sono i tre grandi pilastri su cui si muove il festival quest’anno. Un spazio importante anche per ciò che vuol dire resilienza nell’architettura, e quindi come costruire con il minor impatto ambientale possibile. La mobilità è uno degli argomenti più importanti del Festival da qualche anno. Infine il lavoro: per lavorare c’è bisogno di tantissima energia, parliamo quindi di produzione centralizzata o decentralizzata, di come far muovere l’industria del paese e non solo. Crediamo di offrire un quadro il più ampio possibile, quello che vogliamo fare, soprattutto, è rendere più popolare possibile il tema dell’energia".

Simone Mori, Presidente Elettricità Futura, ha detto ad Affaritaliani.it: “Il tema principale è come raggiungere gli obiettivi che il sistema energetico si sta assumendo. Ormai la definizione di target al 2030 è un fatto compiuto e condiviso. Sappiamo dove vogliamo andare e sappiamo perché vogliamo andarci, sappiamo quali sono i benefici che la rivoluzione delle fonti rinnovabili, del digitale, dell’elettrificazione porterà all’ambiente, al mondo del lavoro e alle nostre città. È importante ora lavorare sugli strumenti: strumenti amministrativi di regolazione, come coinvolgere le filiere industriali italiane, come favorire il fatto che le nostre eccellenze industriali possano partecipare a questa grande fase di investimento (noi prevediamo almeno 80 miliardi di euro di investimento nei prossimi 10 anni). Vediamo il settore dell’automotive per l’auto elettrica, crediamo sia possibile costruire una grande fabbrica di tecnologie fotovoltaiche, pensiamo si possa partecipare allo sviluppo delle batterie e soprattutto ci interessa capire come questo grande processo di trasformazione possa far crescere il nostro capitale umano, possa far crescere il valore lavoro qualificato. Analizziamo quindi che cosa deve essere messo a punto nei processi educativi e nei meccanismi del lavoro per far sì che la crescita dell’occupazione (noi vediamo 30.000 occupati all’anno) durante questa fase di transizione possa produrre lavoro per i nostri giovani, lavoro di qualità, e sostenere così un processo di cambiamento di importanza epocale”.

Renato Boero, Presidente Iren, ha dichiarato ad Affaritaliani.it: “Stiamo già realizzando investimenti. Parliamo infatti non solo di futuro, ma di presente. Investiamo in impianti per la trasformazione del rifiuto in prodotto; quindi tramite la raccolta differenziata della frazione umida trasformiamo il rifiuto in compost e biometano, evitando l’importazione di altre fonti energetiche. Stiamo puntando molto sull’innovazione, abbiamo una percentuale di ottenimento di finanziamenti europei di circa il 34%, rispetto a una media europea del 12% e italiana del 10%. Lavoriamo molto con partner stranieri e abbiamo molte iniziative in corso, attraverso anche Iren World, un sistema premiante per catalizzare e esaminare start up che noi sistematicamente scegliamo e su alcune investiamo nel triennio 20 milioni di euro nel venture capital. Siamo la prima utility italiana nel venture capital con 20 milioni di investimento sull’innovazione. Per noi l’innovazione è fondamentale perché le tecnologie evolvono costantemente. Oggi ci sono sistemi per il risparmio energetico che costano poco e consentono grandi risparmi. Le attività che portiamo avanti sono tante: dai rifiuti, all’acqua, al teleriscaldamento per migliorare la qualità dell’aria.  

La ricerca sul consumatore presentata in occasione del Festival

Nel pomeriggio viene presentata una ricerca a cura del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società che in Italia promuove lo Sviluppo sostenibile attraverso l’incentivazione delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica. La ricerca, dal titolo “Il nuovo consumatore informato”, è stata condotta da Euromedia Research, istituto diretto da Alessandra Ghisleri, la quale commenta così i risultati: “Lo studio fa emergere un buon interesse da parte degli italiani sul tema delle energie rinnovabili, di cui si riconoscono efficacia e utilità dei sistemi di autoproduzione, e una diffusa consapevolezza e informazione anche dal punto di vista normativo e sui sistemi di incentivazione. Tuttavia, gli investimenti vengono ancora considerati elevati, anche rispetto a un ritorno economico di cui si potranno godere i frutti solo nel lungo periodo: una percezione che contribuisce a frenare la diffusione di questi sistemi nel nostro Paese.”

Secondo la ricerca, 2 cittadini su 3 si dichiarano interessati all’argomento “rinnovabili”, attenzione che aumenta tra coloro che abitano in villette e “case autonome” attenti in prima persona nelle scelte e nella gestione della casa. Esiste una piena consapevolezza dei benefici derivanti dall’impiego delle rinnovabili rispetto alle altre fonti di energia: l’80.7% degli intervistati riconosce l’utilità dell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili come uno dei metodi più validi nel ridurre le emissioni inquinanti. 

Il nuovo consumatore è informato: tra chi ha scelto o sta valutando di investire su impianti a fonti rinnovabili è alta la conoscenza (71,2%) degli incentivi offerti dallo Stato (“scambio sul posto”, detrazioni fiscali e riqualificazione energetica degli edifici). Inoltre, 3 su 4 si sono dichiarati disponibili a investire in impianti fotovoltaici per autoprodurre energia e creare gruppi di autoconsumo (77,9%), percependone l’importanza non solo ambientale ma anche ai fini dell’abbattimento del costo in bolletta (42,8%).