Fiat replica alla Consob: Moody's non peserà, ricavi 2014 +7%
La Fiat prevede ricavi in rialzo del 7% nel 2014 a "circa 93 miliardi di euro". E' quanto si legge in una nota in materia di obiettivi per il 2014 diffusa dalla Fiat su richiesta della Consob dopo la recente riduzione del rating di Fiat da parte di Moody's. Fiat informa anche che l'indebitamento netto per il 2014 e' compreso tra 9,18 e 10,3 miliardi di euro.
L'obiettivo di Fiat in materia di indebitamento netto industriale a fine 2014 e' compreso tra i 9,8 e i 10,3 miliardi di euro. Lo rende noto il Lingotto spiegando che "escludendo l'operazione di riacquisto delle quote di Chrysler dal VEBA, che ha comportato un esborso per il Gruppo di circa 2,7 miliardi di euro, nonche' l'effetto negativo per circa 0,3 miliardi di euro relativo al consolidamento del debito relativo a joint operations a causa dell' applicazione del nuovo principio contabile IFRS 11, il saldo atteso tra le risorse generate dalla gestione e gli investimenti di periodo evidenzia un modesto assorbimento di cassa compreso tra 0,1 e 0,6 miliardi di euro".
In particolare l'obiettivo in materia di EBITDA e' in crescita, coerentemente con il target di trading profit e l'incremento degli ammortamenti. "Riguardo al capitale di funzionamento, gli obiettivi riflettono un contributo positivo al flusso di periodo, seppur inferiore a quello del 2013. Nel confronto con l'esercizio appena chiuso vanno tenuti in considerazione sia il livello di internazionalizzazione, che comporta una crescita fisiologica nel magazzino dei prodotti finiti, sia la particolare stagionalita' del 2013".
La residenza fiscale nel Regno Unito di Fca, non comportera' "effetti significativi" sul carico fiscale del gruppo. Lo segnala Fiat in una nota, dopo la riorganizzazione societaria recentemente annunciata. Il Lingotto spiega che "le societa' industriali del gruppo, incluse quelle che hanno sede in Italia, continueranno ad essere soggette ad imposizione fiscale nei vari Paesi in cui operano. Il reddito tassabile della societa' holding riveste - aggiunge - scarsissima importanza rispetto alla posizione fiscale dell'intero gruppo, in ragione della natura delle attivita' della holding". Per quanto riguarda l'imposizione per gli azionisti, Fiat ricorda che i dividendi distribuiti dalle societa' fiscalmente residenti nel Regno Unito non sono normalmente assoggettati a ritenuta d'imposta. Ovviamente, i dividendi percepiti continueranno ad essere soggetti ad imposizione in base alle regole dei paesi di ersidenza degli azionisti medesimi".