Economia
Elusione fiscale, Usa contro Ue: troppo severa con le nostre aziende
L'Europa sta ingiustamente prendendo di mira le aziende americane - quali Apple, Amazon, Starbucks e McDonald's - nella sua lotta all'elusione fiscale. La critica - riporta il Financial Times - arriva dagli Stati Uniti e aumenta la già alta tensione fra le due sponde dell'Atlantico su vari temi, quali la privacy su internet e l'indagine antitrust sulla presunta posizione dominante di Google. ''Siamo preoccupati dal fatto che la Commissione Europea sembra prendere di mira in modo sproporzionato le aziende americane'' afferma Robert Stack, responsabile per il Tesoro americano.
Ue: Apple e gli altri eludono 60 miliardi l'anno, ora basta
L'Europa non può più rinunciare a quei 50/60 miliardi di euro che ogni anno i colossi della Silicon Valley, e non solo, eludono al Fisco. Apple e Google hanno già fiutato l'aria e non è un caso che in Italia si stia giungendo ad accordi con l'Agenzia delle Entrate. Apple ha già pagato 318 milioni di euro, mentre Google potrebbe accordarsi sotto i 300 milioni.
La Commissione UE ha ufficializzato due proposte legislative – in seno all'Anti Tax Avoidance Package - che puntano a ristabilire un maggiore equilibrio fiscale in Europa e contrastare le pratiche aggressive attuate dalle multinazionali. L'obiettivo è quello di far pagare un corretto ammontare di tasse dove effettivamente viene svolta ogni attività.
L'Anti Tax Avoidance Directive punta a mettere gli stati membri nella condizione di poter contrastare l'elusione con misure giuridicamente vincolanti. La revisione dell'Administrative Cooperation Directive invece dovrebbe potenziare la trasparenza sulle tasse pagate dalle imprese all'interno del territorio comunitario.
Entrambe le proposte saranno sottoposte al vaglio del Parlamento Europeo. E questo probabilmente sarà il più grande scoglio poiché per l'approvazione vi sarà bisogno dell'ok di tutti i 28 Paesi membri. Il problema è che Lussemburgo, Regno Unito, Irlanda e Olanda sono maggiormente favorevoli a "tax ruling" su misura, ovvero accordi specifici con singole aziende per favorirne la residenza fiscale.