A- A+
Economia
General Motors, Ford e Tesla riconvertono per produrre ventilatori

Le aziende americane al servizio della crisi senza bisogno del ordine del Governo.

Prima ancora dell’attivazione del Defense Production Act, da parte di Donald  Trump per poter ordinare alle aziende private la produzione di tutti i materiali considerati essenziali in tempi di guerra, molte aziende americane si sono mosse.

Nella guerra di oggi i materiali essenziali di cui gli ospedali lamentano la mancanza sono guanti, maschere, ventilatori e tutto l’equipaggiamento protettivo.

In particolare le tre grandi produttrici di automobili Ford, General Motors e Tesla hanno anticipato l’appello del Presidente.

General Motors ha annunciato che, attraverso la sua partnership con Ventec Lyfe System, una società di apparecchiature medicali, ha incominciato a produrre sia ventilatori che veri e propri sistemi di respirazione.

‘Stiamo lavorando con Ventec-ha dichiarato Mary Barra, Ceo della compagnia-per coprire il fabbisogno, ora a livelli critici,di sistemi di respirazione. Faremo tutto quello che è in nostro potere per aiutare in questi momenti di crisi’.

 

E in egual modo Elon Musk, Ceo di Tesla, ha detto di aver avuto un lungo incontro con la compagnia Medtronic, produttrice di apparecchiature medicali. Il tema: trovare tutte le possibilità di realizzare un alto numero di materiali indispensabili in questo momento.

 

Anche altre multinazionali del paese si sono mosse con l’obiettivo di aiutare. tra queste Wallmart, Amazon, Facebook , Honeywell che hanno assunto nuovi lavoratori, confermato quelli a tempo determinato  e distribuito, in alcuni casi gratis, nuovi materiali.

 

E non solo le multinazionali ma pure compagnie di dimensioni differenti, come le distillerie, che si sono messe immediatamente a produrre i prodotti disinfettanti, soprattutto per le mani.

 

Perché nel Paese dove tutto è possibile e anche no i buchi sono tanti. Negli immensi supermercati puoi acquistare televisori da 120 pollici, confezioni di noccioline da 4 libbre, confezioni giganti di yogurt, scovolini per l’igiene dentale in confezioni per un anno intero, ma da 10 giorni non puoi trovare uno straccio di maschera,  carta igienica e un qualsiasi prodotto per disinfettare non solo le mani ma pure la casa. E tutto questo nonostante i Ceo di Wallmart, Costco, Target e Publix, le grandi realtà alimentari si siano impegnati ufficialmente con il Presidente a non rompere la catena alimentare e non solo quella ma per qualsiasi prodotto.

Ma contro la stupidità da panico della gente non è possibile fare nulla.

 

Tutti sono a sperare che la situazione migliori, almeno da questo punto di vista. Sul fronte sanitario la situazione è strana. Molto delicata nello Stato di New York con la metà dei 38000 contagi di tutto il paese. Al momento le vittime sono 462. Fortunatamente gli altri 49 Stati hanno contagi tutti al di sotto dei 2000.

E si attende in giornata, dopo il sostegno illimitato della Fed, anche l’accordo del Congresso sul bazooka da 2 trilioni di dollari.     

Commenti
    Tags:
    fordgeneral motorsteslavirususatrump




    
    in evidenza
    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento

    Politica

    Lavoro forzato al capolinea: c'è il divieto Ue di vendere merce prodotta con lo sfruttamento


    motori
    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Citroen nuovo Berlingo, nato per facilitare la vita quotidiana

    Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

    © 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

    Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

    Contatti

    Cookie Policy Privacy Policy

    Cambia il consenso

    Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.