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Economia
Generali/ Dividendi saliranno, pay out oltre 40% dal 2015

Il Leone aumenterà la cedola. Ora c'è la conferma. Il gruppo Generali grazie alla realizzazione in anticipo della maggior parte degli obiettivi fissati dal piano al 2015 dispone di una maggior capacità di generare dividendi, con un aumento atteso del payout oltre il 40% a partire dal 2015.

La conferma di una crescita dei dividendi, già accennata nei mesi scorsi, è venuta oggi in occasione dell'Investor Day a Londra, in cui Generali ha fornito una panoramica sulle operazioni condotte nei quattro mercati chiave di Italia, Francia, Germania ed Europa Centro-orientale.

L'aumento del dividendo, ha detto Greco, potrà avvenire già dal prossimo anno. "Negli ultimi due anni - ha ricordato - la politica dei dividendi è stata limitata al pagamento di un massimo del 40% sull'utile netto. Come gia' annunciato, e oggi lo confermiamo ufficialmente, questa politica non e' piu' vincolante, perche' non abbiamo piu' bisogno di accumulare altro capitale. Vedremo l'utile netto dell'anno, vedremo le proposte del cda, ma possiamo pagare più del 40%".

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Il Ceo ha fatto sapere poi che Generali presenterà sempre a Londra il nuovo piano industriale il prossimo 27 maggio. Le nuove strategie "non prevederanno acquisizioni. Lavoriamo a un piano di crescita organica, basato sulle nostre risorse". "Apriamo la porta sulla seconda fase - ha aggiunto il manager - sul futuro della societa', su cosa faremo successivamente".

Secondo Greco le condizioni di mercato non saranno di ostacolo al nuovo piano. "Le condizioni macroeconomiche non peggiorano quest'anno - ha sottolineato - in Italia riusciamo comunque a crescere del 20%. Purtroppo siamo abituati a queste situazioni sui mercati, abbiamo imparato come lavorare, non ci saranno difficolta' sul piano. Speriamo comunque che i governi riescano a ristabilire uno scenario di crescita in Europa". Greco ha anticipato che nel piano si valorizzera' la piattaforma di prodotti e servizi del gruppo "molto innovativa" e vi sara' attenzione sia ai paesi europei che extraeuropei.

Il capo delle Generali ha tenuto a precisare che la compagnia ha mantenuto le promesse sulla realizzazione del piano industriale al 2015, completato in anticipo rispetto alle scadenze fissate. "Gli obiettivi del piano attuale sono stati tutti conseguiti - ha detto Greco in una conference call - per fine anno tutto il piano potra' essere dichiarato raggiunto e accantonato. E' un turnaround molto efficace e rapido di cui siamo molto orgogliosi. E' molto raro che ci siano casi di completo successo in condizioni di mercato cosi' difficili, le condizioni peggiori per le assicurazioni nella loro storia; quando avevamo fissato gli obiettivi erano stati giudicati visionari e molto sfidanti".

Infine, sul portafoglio partecipazioni, il Ceo ha confermato che Generali è uscita completamente dall'azionariato di Intesa Sanpaolo, mentre non ha intenzione di ridurre la propria quota in Banca Generali, ora pari al 51%. "Se la domanda è se abbiamo pianificato di ridurre la quota la risposta e' no - ha precisato sulla controllata attiva nel risparmio gestito - se la domanda è se potremmo farlo la risposta è si', lo possiamo fare, ma non pensiamo di farlo. Abbiamo un forte legame con Banca Generali, è un business redditizio e ben gestito, non vediamo perche' ridurre la quota".

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