Gli ordini al settore manifatturiero in Germania, in termini destagionalizzati, sono saliti del 2,8% a livello mensile, ma rimasti in calo del 7,3% su base annuale a luglio. Lo ha reso noto il Ministero dell'Economia tedesco. Il dato, a livello congiunturale, e' inferiore al consenso degli economisti che si aspettavano un rialzo piu' consistente, pari al 6% m/m. Infine, gli ordini esteri sono aumentati del 14,4% m/m mentre quelli domestici sono scesi del 10,2% m/m. Gli ordini al settore manifatturiero tedesco sono risaliti di nuovo a luglio, seppur meno delle attese di consenso.
Tuttavia, evidenzia Carsten Brzeski, Chief Economist Eurozone di Ing, "sia il portafoglio ordini interno sia quello estero sono a oltre il 90% dei livelli pre-crisi". Dopo due mesi "estremamente forti, il rimbalzo degli ordini industriali ha perso vigore", sottolinea pero' Brzeski, secondo cui "la netta divergenza tra ordini nazionali ed esteri rende difficile ricavare una chiara tendenza dai dati odierni".
Per l'economista, "restano vive le speranze di un forte rimbalzo, cosi' come i timori di una debole ripresa dopo lo sprint iniziale". I dati inferiori alle attese degli ordini all'industria tedesca a luglio non cambiano il fatto che "il settore manifatturiero ha continuato a riprendersi dalla crisi primaverile e che e' previsto un aumento molto forte del Pil per il terzo trimestre", afferma Ralph Solveen, vicedirettore della ricerca economica presso Commerzbank. I nuovi ordini a luglio hanno deluso con un aumento di "solo" il 2,8% rispetto al mese precedente, ma questo si aggiunge al forte aumento di quasi il 30% a giugno, sottolinea l'economista. Solveen crede che i dati sulla produzione non sono una prova che la ripresa del settore sia gia' prossima alla fine.
"Al contrario, e' probabile che continui nei prossimi mesi, anche se a un ritmo piu' lento", commentano da Commerzabank. L'economia tedesca si e' ripresa in modo significativo e il prodotto interno lordo nel terzo trimestre "e' sulla buona strada per un forte aumento del 9% t/t", afferma Joerg Kraemer, capo economista di Commerzbank. La banca tedesca ha rivisto al rialzo la sua previsione per il 3* trimestre dal rimbalzo del 6% previsto in precedenza.
Pertanto, Commerzbank ha anche aumentato le sue previsioni del Pil 2020 per la Germania a una contrazione del 4,5% a/a da un calo del 5,5% a/a. "Restiamo molto meno pessimisti sulla Germania rispetto alla maggior parte degli economisti", sottolinea Kraemer. Dopo una forte crescita nel terzo trimestre dovuta principalmente all'industria, la ripresa dell'economia tedesca andra' avanti a un ritmo molto piu' lento. "Il frutto sul ramo piu' basso e' gia' stato raccolto, quindi la produzione dovrebbe aumentare solo moderatamente dal quarto trimestre in poi", conclude Kraemer.
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