di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Comincia sotto i peggiori auspici l'Eurogruppo di oggi che dovrebbe trovare un accordo fra la Grecia e i creditori internazionali, almeno per la parte che riguarda l'Europa e la Bce, sul debito ellenico. Dopo essersi detto "scettico" sulla possibilità che la riunione dei ministri finanziari dell'Eurozona si chiuda con un accordo, il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, ha accusato il governo Tsipras di portare avanti la trattativa in maniera "irresponsabile".
"Mi spiace per i greci, hanno eletto un governo che al momento si sta comportando in maniera irresponsabile", ha affermato Schaeuble in un'intervista radiofonica, "mi sembra che per questo nuovo esecutivo sia tutto una grande mano di poker". Interrogato sulla possibilità che Atene esca dall'euro, il ministro tedesco ha risposto che "non è quello che vogliamo" ma che tocca alla sua controparte ellenica, Yanis Varoufakis, prendere una decisione.
Sul piatto del vertice di Bruxelles, ci sono le richieste del premier ellenico, Alexis Tsipras, di avere più tempo ("e non soldi") per arrivare a un nuovo accordo con i partner europei, per pensionare definitivamente il memorandum sottoscritto dal precedente governo Samaras con la Troika. Dopo aver accantonato la richiesta di un taglio nominale della parte del debito ellenico (circa 240 miliardi di euro) detenuta in mano pubblica, indebitamento che ammonta in totale a 315 miliardi, il 175% del Pil del Paese, Atene propone di ridurre il surplus del bilancio da 3 all'1,5% nel 2016, ma gli altri partner europei temono una deriva nei conti e il ritorno a vecchi vizi di un tempo della finanza ellenica che ha condotto il Paese nel baratro del default.
Poi c'è il problema del finanziamento per i prossimi due mesi: il governo greco chiede la possibilità di alzare di 8 miliardi il tetto di emissione di bond a tre mesi, oggi fissato a 15 miliardi di euro, e già esaurito. Sul punto la Ue, Fmi e Bce non hanno dato il “disco verde”, anzi la Bce ha cessato di accettare bond greci come collaterale.