Grecia: soldi a Singapore, Londra e Svizzera. Tsipras: "Ci serve solo tempo"
Dall'inizio del 2015 oltre 20 miliardi di euro hanno preso la fuga e ben 30 miliardi di "denaro sporco" sono stati spostati nella Confederazione elvetica dopo che circa 80 miliardi di euro sono stati ritirati dalle banche nazionali nel 2014 per essere portati a Singapore, Londra e proprio in Svizzera. I dati sono del fisco greco, numeri utili al governo di Alexis Tsipras per reperire nrisorse fresche necessarie a finanziare le riforme mentre è in corso il negoziato con i creditori internazionali per l'abolizione del precedente Memorandum che Syriza ha immediatamente disconosciuto dopo aver vinto le elezioni.
Anche ieri il premier Tsipras ha sottolineato che alla Grecia serve solo tempo. "Non vogliamo nuovi prestiti. Ci serve tempo, non denaro per fare le riforme - ha detto il primo ministro ellenico in un'intervista al settimanale Stern-. Sono per una soluzione in cui tutti possano solo vincere. Voglio salvare la Grecia da una tragedia, scongiurare una spaccatura dell'Europa".
Su un punto, però, Atene non ha alcuna di trattare: il governo Tsipras, infatti, non discuterà un'eventuale prosecuzione dell'attuale programma di salvataggio. Il portavoce dell'esecutivo, Gabriel Sakellaridis, ha ribadito che il governo si atterrà all'impegno col popolo greco, con la volontà di rispettare le regole Ue. "Ci sono paesi che vedono le nostre proposte in modo positivo", ha aggiunto, spiegando che le attese di un surplus di bilancio del 3% nel 2015 e del 4,5% nel 2016 "non sono realistiche". A fare da sponda alla Grecia si sarà la Francia che per voce del ministro degli Esteri, Laurent Fabius dice: "La cancellazione del debito è fuori questione, possiamo trattare sulla scadenza". Mentre il presidente della Bce, Mario Draghi, dice: "Non ha senso speculare sull'uscita di Atene dall'Eurozona".