Economia
Scoppia una nuova guerra, impennata immediata del prezzo del petrolio
Dopo gli attacchi di Israele all'Iran, greggio balzato a livelli record

Guerra Israele-Iran, impennata del prezzo del petrolio
I prezzi del petrolio sono saliti di oltre il 10% a seguito degli attacchi israeliani in Iran, con il mercato che teme un'escalation nella regione e gravi interruzioni nelle forniture di petrolio. Intorno alle 02:35 GMT, il greggio WTI nordamericano è balzato del 10,41% a 75,10 dollari al barile, mentre il greggio Brent del Mare del Nord ha guadagnato il 10,15% a 76,40 dollari.
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Future di Wall Street in profondo rosso: i contratti sul Dow Jones cedono l'1,42%, quelli sullo S&P 500 l'1,56% mentre sul Nasdaq perdono l'1,77%. Gli attacchi preventivi sferrati nella notte da Israele contro obiettivi nucleari e militari in Iran agitano gli investitori e aumentano la propensione al rischio.
Borse asiatiche in profondo rosso dopo gli attacchi preventivi sferrati nella notte da Israele contro obiettivi nucleari e militari in Iran: Tokyo cede l'1,13%. Shanghai perde lo 0,82% e Hong Kong lo 0,96%. Shenzen lascia sul terreno l'1,22%. Male anche il coreano Kospi: -1,25%.