Ilva, Calenda: "Brucia 30 milioni al mese. Ecco a che cosa hanno rinunciato" - Affaritaliani.it

Economia

Ilva, Calenda: "Brucia 30 milioni al mese. Ecco a che cosa hanno rinunciato"

Ilva, il ministro dello Sviluppo Carlo Calenda a Radio 24: cassa solo fino a luglio

"Ho pubblicato per intero l'accordo, l'ho promosso e invito tutti a leggerlo. Perché voglio che gli operai sianocoscienti di quello a cui hanno rinunciato". Ad affermarlo è Carlo Calenda, il ministro dello Sviluppo economico, commentando così lachiusura delle trattative sull'Ilva a 24Mattino di Luca Telese e Oscar Giannino su Radio 24.

"Ilva - rileva- brucia 30 milioni di cassa al mese e come al solito,come è successo con Alitalia, questo dato è un dato che i sindacatitendono totalmente a ignorare", continua il Ministro dello Sviluppoeconomico. "Sono soldi dei cittadini italiani e, quindi, io devorenderne conto e cercare di sprecarne il meno possibile".

I soldi nella cassa dell'Ilva bastano soltanto per arrivare fino a luglio? gli chiede Luca Telese di Radio 24. "Sì, è così. Noi abbiamogià dato 900 milioni come cittadini italiani all'Ilva per tenerla inpiedi. Questi soldi finiscono alla fine di giugno e bisogna chiuderequesta vicenda. Dopo 32 incontri tra azienda e sindacati che non hannocavato un ragno dal buco, quello che ho provato a fare ieri è proporredi mettere garanzie per tutti, addirittura garanzie di posto fisso atempo indeterminato per tutti, ma chiudiamo quest'accordo perchéaltrimenti perdiamo un asset fondamentale del Paese".

Oggi, sottolinea Calenda, "Ilva ha 14mila persone. Abbiamo proposto l'assunzione di 10mila persone con gli stessidiritti, persino l'art.18 e le stesse identiche retribuzioni, altri1500 alle stesse condizioni in una società di servizi a cui AmInvestco avrebbe garantito lavoro. Per i restanti un incentivoall'esodo di cinque anni di cassa integrazione e fino a 100mila euro,che credo non ci sia mai stato. Gli unici che si sarebbero potutiurtare rispetto a questa proposta sono i cittadini italiani perché erauna proposta che costa un sacco di soldi".

Poi Calenda smentisce le parole del segretario generale della Fim CislMarco Bentivogli, secondo cui sarebbe stato proprio il ministro achiudere le trattative: "La rappresentazione di Marco, che è unapersona che io stimo e con cui ho un buon rapporto, è unarappresentazione non veritiera. Ieri hanno detto tutti no secco allaproposta, compresa la Cisl".

Dopo di che, aggiunge Calenda, "la Cisl ha detto 'Noi siamodisponibili a negoziare', gli altri sindacati che sono largamentemaggioritari rispetto alla Cisl hanno detto che loro sulla base diquella proposta non avevano niente da dire perché volevano tuttiassunti dal primo giorno. Io non mi sono affatto alzato dal tavolo, ioho semplicemente detto che prendo atto e avevo già dato ladisponibilità, se ci fosse stata la possibilità di continuare anegoziare, di rimanere seduto al tavolo ininterrottamente notte egiorno fino al giuramento del nuovo governo. Però non si può chiederedi avere la botte piena e la moglie ubriaca", conclude.