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Economia
Immatricolazioni autobus, crollo in Italia, Lombardia-50% nel 2020

Il comparto degli autobus in particolare e quello del trasporto merci in generale sono sempre stati indicatori di crisi o di ripresa economica. Tra chiusure, blocchi alla circolazione e restrizioni per l’emergenza sanitaria ed economica in atto, il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. L’Osservatorio di Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, intende esplorare i macro trend del trasporto pesante per fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale che locale.

Ma quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Lombardia, ed in particolare sulle nuove immatricolazioni, tipi di alimentazione, anzianità dei veicoli e categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province?

Per quanto riguarda le immatricolazioni trasporto persone la Lombardia sfiora -50%, Milano è tra le peggiori

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Lombardia, regione che registra -20,2% e passa da 4.053 a 3.235 nuove targhe. Milano si piazza nel mezzo della classifica provinciale e segna 781 nuove registrazioni (-18,9%).

Uno scenario simile si presenta per il trasporto persone dove le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). Anche in questo caso il calo della Lombardia è più consistente e arriva a toccare il 49,2% e sole 306 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Milano si colloca in fondo alla graduatoria con un pesante -63,4%.

Sull’alimentazione, bene l’ibrido e l’elettrico. Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Lombardia: sul podio gasolio, benzina e metano (90,37%, 4,94% e 2,62%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,27% e 0,14%). A Milano la quota di benzina sale a 6,4%, con ibrido ed elettrico rispettivamente a 0,4% e 0,2%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Lombardia (94,6%) seguito dal metano (3,5%), mentre l’ibrido supera l’elettrico (0,9% vs 0,7%). Ancora più sotto il benzina. Nel capoluogo lombardo il metano scende a 0,3%, lasciando il posto all’ibrido, seconda fonte più diffusa (2,7%) seguita dall’elettrico (1,1%).

A Milano solo un autobus su 10 ha oltre 20 anni. La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). In Lombardia la fascia preponderante rimane quella intermedia 10-15 anni (21,4%) ma subito dopo vi sono le categorie più giovani di 5-10 anni (16,8%) e 2-5 anni (16,7%). A Milano il 28,1% del parco circolante è composto da autocarri di massimo 5 anni di età, e solo il 9,7% da quelli di oltre 30 anni.

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si alza al 25%, con una netta preponderanza di veicoli dai 2 ai 5 anni, mentre quella dei veicoli più datati scende al 12,9%. Il divario si accentua nel capoluogo dove ben il 28,6% del parco è di massimo 5 anni e solo il 9,9% oltre i 20.

A Milano oltre il 63% di bus è Euro 5 o 6. Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Lombardia gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 22,5%, molto al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (42,6%). Percentuali simili a Milano con le classi più inquinanti al 22,6% e quelle più giovani al 46,3%.

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione più della metà del parco è Euro 5 e 6 (55,3%) mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 17%. Milano è tra le città più virtuose con le categorie 5 e 6 che sfiorano il 63% e quelle più obsolete che si stanziano al 12%.

 

 

 

 

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