Istat, a marzo l'inflazione corre al 6,5%. Il debito pubblico supera i 2,5 mld - Affaritaliani.it

Economia

Istat, a marzo l'inflazione corre al 6,5%. Il debito pubblico supera i 2,5 mld

L'accelerazione dei prezzi è dovuta anche questo mese ai prezzi dei beni energetici: la crescita passa da da +45,9% di febbraio a +50,9%

Inflazione, nel mese di febbraio il debito pubblico è salito a 2,7 miliardi 

Non si arresta la corsa dei prezzi in Italia: l'Istat, rivedendo al ribasso le stime, ha stimato che nel mese di marzo l'indice nazionale al consumo,al lordo dei tabacchi, registri un aumento dell’1,0% su base mensile e del 6,5% su base annua (da +5,7% del mese precedente); la stima preliminare era +6,7%.

L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale, spiega l'Istat diffondendo i dati definitivi di marzo 2022, è dovuta anche questo mese prevalentemente ai prezzi dei beni energetici, la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +50,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +36,4%) mentre i prezzi della componente regolamentata continuano a essere quasi doppi di quelli registrati nello stesso mese dello scorso anno (+94,6%, come a febbraio).

Accelerano anche i prezzi dei beni alimentari sia lavorati (da +3,1% a +3,9%) sia non lavorati (da +6,9% a +8,0%), quelli dei beni durevoli (da +1,2% a +1,6%) e dei beni semidurevoli (da +1,0% a +1,5%). I prezzi dei Servizi relativi ai trasporti, invece, registrano un rallentamento (da +1,4% a +1,0%).  L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +1,7% a +1,9% e quella al netto dei soli beni energetici da +2,1% a +2,5%.