Economia
Italia, arriva una recessione “light”: ecco sei motivi per essere ottimisti

I dati di Mediobanca: nel primo semestre del 2023 prevista una contrazione dell’economia, cui seguirà un rimbalzo anche di proporzioni significative
C’è poi da aggiungere che il tasso di disoccupazione è relativamente basso in Europa, il che significa che i consumi rimangono vigorosi. L’inflazione dei salari è in crescita, il che vuol dire che la riduzione del potere d’acquisto è meno drammatico del previsto. La crisi derivante dallo stop alle forniture energetiche russe costerà il 2,5% del pil, ma il ritorno della Cina – che ha concluso la sua strategia no-Covid e ha riaperto le frontiere – e i supporti fiscali intorno al 2% garantiscono una capacità di resilienza.
In Italia avremo una produzione industriale stabile, con una disoccupazione vicino ai minimi storici. C’è un rallentamento degli indici del sentiment, che indicano per il futuro una breve contrazione soprattutto per quanto riguarda il consumer spending. Ma c’è il Pnrr, che permetterà di sprigionare 220 miliardi di investimenti. Da questo punto di vista è importante che si diffonda la consapevolezza che il Piano di Ripresa e Resilienza non è soltanto appannaggio delle grandi aziende che lavorano con lo Stato, ma di tutte le imprese, comprese le medie.
“Abbiamo stimato per l’anno in corso una sovraperformance – ha chiosato Alberto Nagel - del comparto delle medie imprese rispetto alle grandi aziende. Ci aspettiamo a fronte di un calo del 9% del totale degli utili del campione delle grandi imprese censito da Mediobanca in Italia una crescita del 3% relativamente al comparto delle medie imprese. Ovviamente un particolare focus è sulle aziende capaci di intercettare il consolidamento di trend secolari ovvero quelle aziende che sono impegnate nella trasformazione digitale, nella transizione ecologica e nell’efficienza energetica e che beneficeranno anche del supporto del PNRR. “
Sul tema innovazione, ha aggiunto il ceo di Mediobanca, “i temi trattati oggi hanno fatto emergere l’importanza culturale di farsi promotori dell’innovazione, inserendo risorse specializzate, facendo investimenti mirati alla trasformazione digitale perché una parte importante della crescita verrà colta solo attraverso questo tipo di cambiamento. E’ un cambiamento che richiede del tempo ma che deve essere fatto velocemente per stare al passo con altri Paesi. Nell’agenda digitale e in tutto ciò che vi ruota attorno - competenze, aggiornamento dei processi decisionali e della governance - Mediobanca svolge un ruolo di sponsor attivo nel dialogo con le medie imprese”.