Italia, arriva una recessione “light”: ecco sei motivi per essere ottimisti - Affaritaliani.it

Economia

Italia, arriva una recessione “light”: ecco sei motivi per essere ottimisti

di Marco Scotti

I dati di Mediobanca: nel primo semestre del 2023 prevista una contrazione dell’economia, cui seguirà un rimbalzo anche di proporzioni significative

L’impatto sul contesto macroeconomico della crescita dei tassi di interesse, della crisi energetica e della riapertura della Cina sono i temi al centro della quinta edizione della Italian Mid Cap Conference organizzata da Mediobanca che si apre oggi: due giorni durante i quali 28 società quotate italiane di media capitalizzazione presenteranno i propri piani di crescita a 100 investitori italiani ed esteri e che offriranno momenti di riflessione e confronto con alcuni dei principali protagonisti del comparto. L’apertura dei lavori è stata affidata a Francesca Anzeloni, Head of Mid Committee di Mediobanca

Secondo Lorenzo Astolfi, Executive Vice Chairman CIB, Head of Mid Corporate and Sponsor Solutions di Mediobanca “in questo comparto l’Italia ha da tempo superato le altre economie occidentali in termini di quantità e soprattutto di qualità delle eccellenze imprenditoriali. Dobbiamo avere consapevolezza del valore generato da queste aziende e delle sfide che è necessario affrontare per un salto dimensionale anche a livello internazionale. Il nostro compito e auspicio è quello di affiancare le nostre Mid Cap nelle loro sfide organizzative e di governance, nelle scelte strategiche e nei percorsi di finanza straordinaria, dall’upgrade delle competenze manageriali, alla gestione del passaggio generazionale così come nella valutazione delle opportunità di M&A, rendendole ancora più forti e competitive ma nel contempo preservandone il DNA familiare. Anche e soprattutto in presenza di un contesto macroeconomico di non facile lettura, restano opportunità enormi per la nostra media impresa che potrà trarre ulteriore beneficio dall’impatto della filiera corta, del crescente re-shoring e della deindustrializzazione di tante economie occidentali, perseguendo l’ambizione di diventare serbatoio produttivo di qualità del nostro continente.”