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L'AI guida la ripresa del M&A. Italia terza a livello mondiale per operazioni

di Redazione Economia

I trend del 2024: asset management, life-sciences, operazioni P2P europee e intelligenza artificiale generativa

L'AI guida la ripresa del M&A. Italia terza a livello mondiale per operazioni

Gestione patrimoniale, life-sciences, operazioni P2P in Europa e l’Intelligenza Artificiale generativa: sono i trend che trascineranno il mercato del M&A nel 2024 annunciati da Allen & Overy  nel consueto report che presenta una fotografia delle operazioni occorse nel 2023 in tutto il mondo e analizza i settori che si ritiene influenzeranno le attività di deal-making nei prossimi 12 mesi. Guardando invece allo spaccato per Paese, secondo l’analisi, l’Italia si posiziona al terzo posto al mondo per il valore delle operazioni di M&A nell’ultimo trimestre del 2023, con deal per oltre 36 miliardi, preceduta solo da Cina (58 miliardi) e USA (377 miliardi). Tra i settori oggetto di maggior interesse in Italia nel corso dell’anno, spicca quello delle telecomunicazioni con operazioni oltre i 32 miliardi, seguito da farmaceutico, tessile, macchinari industriali ed energetico.

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A livello mondiale, la continua volatilità sui mercati del debito, si è tradotta in un altro anno in sordina per l’M&A, con un valore e un volume di operazioni globali rispettivamente in calo del 33% e del 18% in confronto all’anno precedente. Tuttavia, nella seconda metà del 2023 si è registrata una leggera ripresa, grazie alla diminuzione delle pressioni inflazionistiche. Si prevede che questa tendenza continuerà nel 2024.

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Si assiste a un crescente interesse degli sponsor finanziari per le società con dati proprietari, al fine di sviluppare nuove attività basate sull’intelligenza artificiale personalizzando strumenti di IA pre-addestrati come GPT-4. Nel 2024 ci aspettiamo quindi che una percentuale crescente di operazioni abbia i dati proprietari come driver strategico. I rischi connessi alle operazioni di IA generativa modificano la natura della due diligence, che dovrà dunque essere maggiormente strategica, orientata al futuro e portata avanti con una profonda comprensione del caso d’uso previsto dal modello.

Considerato che un rilevante numero di società europee quotate in borsa continuano a essere negoziate a sconto, verso la fine del 2023 si sono iniziati a vedere segni di una ripresa dell’attività di public M&A. Si tratta soprattutto di aziende a media e piccola capitalizzazione, che faticano ad accedere alla liquidità per via dei valori più bassi delle loro azioni. Gli acquirenti strategici sono generalmente avvantaggiati rispetto agli investitori finanziari, grazie alla loro capacità di finanziare operazioni con le proprie azioni.

Guardando al settore dell’asset management, le difficili condizioni di mercato spingono i gestori quotati e privati a cercare protezione nelle dimensioni dei portafogli. Allo stesso tempo, le società private puntano alle boutique che operano in settori caldi, come il credito privato, cercando così di diversificare la loro attività. Nel settore dell’asset management, il valore di queste operazioni si basa in gran parte sulla retention delle figure manageriali chiave e sul mantenimento del patrimonio in gestione. Il report illustra le diverse strategie per ottenere quanto sopra.

Infine, vengono analizzate le prospettive per le fusioni e acquisizioni nel settore life-sciences. Qui ci troviamo di fronte al più grande cosiddetto “patent cliff” da oltre un decennio a questa parte, con brevetti, su farmaci che generano vendite per oltre 200 miliardi di dollari, in scadenza nei prossimi sette anni. L’ultima volta che un portafoglio di farmaci così significativo ha visto scadere i relativi brevetti, abbiamo assistito a un gran numero di operazioni e alcuni tra i più importanti operatori hanno cercato di colmare il gap di fatturato attraverso l’M&A. Tuttavia, ci sono diversi motivi per cui potremmo non trovarci di fronte a un altro periodo di consolidamento del settore, ad esempio la diversa natura dei farmaci in questione e l’effetto che i risultati delle prossime elezioni negli USA potrebbero avere sul prezzo dei farmaci, argomento caldo della relativa campagna elettorale.