Economia

L'allarme della Lagarde: "L'economia rallenta, prospettive fosche"

La presidente della Bce parla al parlamento europeo: "Nelle prossime riunioni dell'Eurotower ci saranno nuovi rialzi dei tassi"

Lagarde: "Rallentamenti dell'economia nei prossimi trimestri"

Era ormai evidente che l’economia europea stesse andando incontro a un pesante rallentamento. Il costo del gas, l’inflazione, le difficoltà del reperimento di alcune materie prime, la guerra tra Russia e Ucraina che non accenna a cessare: tutti dati che rendono complesse le prospettive dell’autunno iniziato solo qualche giorno fa. A confermare che i mesi a venire saranno particolarmente duri è arrivata Christine Lagarde. La numero uno della Bce, infatti, ha riferito al Parlamento europeo, usando preconizzando tempi duri: “Le conseguenze economiche della guerra in Ucraina per l'area euro – ha detto la Lagarde - hanno continuato a farsi sentire dal nostro ultimo incontro in giugno e le prospettive si fanno più fosche. Ci aspettiamo che l'attività rallenti in modo consistente nei prossimi trimestri a causa di una serie di motivi: l'inflazione sta facendo diminuire la spesa e la produzione nell'economia. La forte domanda per i servizi che è arrivata con la riapertura dell'economia sta perdendo spinta. La debolezza della domanda globale e le condizioni in peggioramento per il commercio vogliono dire meno sostegno per l'economia dell'Eurozona. E l'incertezza resta elevata, come viene riflesso alla fiducia in calo di famiglie e imprese”.

Nuovo rialzo dei tassi nelle prossime settimane

"Per come stanno le cose oggi, ci aspettiamo di innalzare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni, per contenere la domanda e mettere in guardia contro il rischio di uno slittamento al rialzo delle aspettative sull'inflazione" ha aggiunto Christine Lagarde.  Nell'area euro "la politica economica deve essere disegnata in modo tale per cui vengano aiutati coloro che si trovano in stato di bisogno, non in modo da aiutare tutti", perché altrimenti avrebbe effetti inflazionistici, sottolinea la presidente della Bce.

Lagarde: "Tpi protegge chi rispetta regole Ue"

Il Transmission Protection Instrument, lo "scudo anti spread" della Bce, "non è pensato per un Paese in particolare" e prevede "quattro criteri: rispetto delle regole di bilancio Ue, assenza di gravi squilibri macroeconomici, sostenibilità del bilancio e politiche macroeconomiche solide e sostenibili". E' quindi concepito per una situazione in cui "le cose vanno secondo il percorso stabilito, nel rispetto delle regole e del quadro regolatorio", e ciò malgrado si verifichino "disordini di mercato non giustificati dai fondamentali o da errori macroeconomici che possono essere stati fatti" ha aggiunto la Lagarde, in audizione a Bruxelles alla commissione Econ del Parlamento Europeo, rispondendo ad una domanda sull'eventuale uso del Tpi per l'Italia. 

Pil: S&p alza stima eurozona quest'anno a +3,1%, ristagno nel 2023 (+0,3%)

Il prodotto interno lordo dell'eurozona crescerà più del previsto quest'anno, arrivando al +3,1%, mentre per il 2023 ''ci si aspetta che l'economia dell'eurozona ristagni''. E' quanto emerge dal rapporto di Standard e poor's sulle prospettive economiche dell'eurozona. ''Un forte rallentamento della crescita dell'eurozona è imminente'', si legge nel report. Secondo l'agenzia di rating dopo 5 trimestri consecutivi chiusi in positivo dovrebbe arrivare un periodo, due o tre trimestri, di attività ridotta. Ecco perché S&p si aspetta che l'economia dell'eurozona ''ristagni il prossimo anno (0,3% contro l'1,9% del precedente). Per questo anno stiamo rivedendo al rialzo la nostra previsione di crescita al 3,1% dal 2,6% e abbassando la nostra previsione di disoccupazione''.