Lagarde pronta a estendere il Pepp. Così no caro-spread per l'Italia nel 2021 - Affaritaliani.it

Economia

Lagarde pronta a estendere il Pepp. Così no caro-spread per l'Italia nel 2021

Le previsioni degli analisti di Bank of America: altri 500 miliardi di acquisti fino a dicembre 2021

La Bce dovrebbe assorbire di fatto tutte le emissioni nette dei governi europei nel 2021 se, come atteso dagli analisti finanziari di Bank of America, aumenterà gli acquisti del piano pandemico Pepp per altri 500 miliardi ed estenderà il programma da giugno (già aumentato per altri 600 miliardi, oltre agli iniziali 750,  fino a metà 2021) a dicembre dell'anno prossimo.

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Questa, scrive Milano Finanza, la previsione degli economisti della banca americana, secondo cui questo fattore sarà fondamentale nel contenere gli spread in Paesi come l'Italia. Nel 2021 infatti, la quantità di debito aggiuntivo dei governi da collocare sui mercati, rispetto allo scenario pre-crisi, sarà minore: forse 500 o 600 miliardi. Ma anche la Commissione europea dovrà emettere titoli per 850 miliardi per finanziare il Recovery Plan e altri programmi legati alla pandemia.

Ciò significa che il mercato europeo del debito sarà di nuovo investito da uno tsunami di titoli pubblici in vendita, ma non è sicuro che la Bce possa assorbirne tanti quanti quest’anno. Se la banca centrale non andrà oltre i programmi già varati nel 2021 la sua forza di fuoco sarà più che dimezzata e l’Italia avrà molto meno sostegno, mentre dovrà collocare debito pubblico per circa 500 miliardi di euro.

Le tensioni potenziali verrebbero eutralizzate se, come prevista da Bofa, il Pepp verrebbe ulteriormente esteso, anche per consentire l'anno prossimo alla Bce potrebbe di comprare fino all'80% dei titoli emessi da Bruxelles per finanziare il piano anti-disoccupazione (Sure) e quello Next Generation Eu.

Lo scenario cosi' appare rassicurante per gli Stati per il 2021, anche se restano incognite sul finanziamento dei governi quando si ridurrà il sostegno della Bce, in corrispondenza di un aumento dell'inflazione vicino al 2% (per il quale comunque ci vorra' ancora tempo).

Il mandato della banca centrale è garantire la stabilità dei prezzi, non l'aiuto ai Paesi, anche se il Pepp ha anche un ruolo di intervento sui mercati e dispone di piu' flessibilita' negli acquisti rispetto al Qe: per questo motivo la Bce ha finora comprato piu' titoli italiani di quanto previsto dalla quota del Paese nel capitale dell'istituto di Francoforte.