LAMIAFINANZA/ La settimana dei mercati: verso la fine dei tassi negativi?
Potrebbero essere i mercati obbligazionari i protagonisti delle prossime settimane
L’asta di venerdì dei Btp italiani a cinque e dieci anni ha segnato un netto rialzo dei rendimenti. Nulla di preoccupante, per ora (il quinquennale ha registrato un tasso dello 0,57% dallo 0,28% precedente, mentre il decennale è salito all'1,60% dall'1,21% di settembre), ma alcuni analisti cominciano a parlare di un’inversione di tendenza.
I tassi sono in effetti in crescita anche sul mercato secondario, sia nei paesi cosiddetti “core”, come la Germania, sia in quelli “periferici” (come l’Italia o la Spagna). In particolare, il Bund, il titolo decennale tedesco usato come benchmark per i titoli di Stato europei (è sulla sua base che si calcola lo “spread” di rendimento dei bond degli altri paesi), che era rimasto a lungo negativo, in settimana è balzato allo 0,22%, al livello più alto dallo scorso mese di maggio.
E questo, insieme con una certa ripresa dell’inflazione (per esempio in Germania e in Spagna) potrebbe annunciare la prossima fine dell’epoca dei tassi di interesse negativi. Per conoscere l’andamento dei prezzi in Italia e in Europa occorre attendere lunedì prossimo, quando l’Istat da un lato ed Eurostat dall’altro renderanno note le loro stime preliminari relative a ottobre.
Dagli Stati Uniti, poi, è arrivata la notizia di un rafforzamento dell’economia: nel terzo trimestre il Pil è cresciuto del 2,9%, contro il più 1,4% del trimestre precedente. Un miglioramento che dovrebbe portare acqua al mulino di chi, all’interno della Federal Reserve, vuole procedere entro la fine dell’anno al rialzo dei tassi di interesse. Una decisione che, quasi sicuramente, non sarà presa tuttavia nella riunione dei primi due giorni di novembre, che arriva a ridosso delle elezioni per il nuovo presidente Usa, l’8 novembre.
Sui listini azionari, l’attenzione è rivolta in questo momento soprattutto ai dati trimestrali, che spingono gli investitori a premiare (vedi il caso di StMicroelectronics), o punire (come per Saipem), le società, badando all’analisi dei fondamentali.
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