Lavoro: Coldiretti, 2015 record, +35% di giovani agricoltori - Affaritaliani.it

Economia

Lavoro: Coldiretti, 2015 record, +35% di giovani agricoltori

C'era una volta la voglia sfrenata di partire per Londra per fare il banker. O, ancora, i salti mortali chiedendo i soldi a mamma e papà per infilare nel curriculum un Mba (master in business admninistration) e il sogno di scalare le posizioni di vertice di una Big Corp a stelle e strisce. Oltre la metà dei giovani di oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18%) o in banca (18%).

E' il risultato di un sondaggio Coldiretti/Ixè, realizzato in occasione della consegna degli Oscar Green, il premio per le imprese più innovative promosso dai giovani dell'associazione datoriale che raggruppa le imprese agricole. Analisi secondo cui  "vi è un rinnovato interesse a trascorrere il proprio tempo a contatto con la natura: più di due su tre (68%) dichiarano di partecipare volentieri alla vendemmia e alla raccolta della frutta".

Così, si spiega perché, secondo l'analisi della Coldiretti, nel 2015 i giovani agricoltori sono aumentati in Italia del 35% rispetto al 2014. E gli under 34 che operano come imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di coop agricole hanno superato le 70mila unità. "Nelle campagne italiane si registra il tasso di crescita più elevato dell'occupazione giovanile tra i diversi settori produttivi", sottolineano dall'associazione presieduta da Roberto Moncalvo che il prossimo anno porterà a casa, dopo il pressing al governo Renzi, l'abolizione dell'Imu agricola.

Secondo la Coldiretti, la vera novità sono le new entry: la metà dei giovani che scelgono l'agricoltura sono laureati e hanno fatto innovazione (57%), ma soprattutto il 74% è orgoglioso del lavoro fatto e si dichiara "più contento di prima". La scelta di diventare imprenditore agricolo è peraltro apprezzata per il 57% delle persone vicine (genitori, parenti, compagni o amici). "I giovani - sottolinea l'associazione - stanno cogliendo una straordinaria opportunità di sviluppo economico personale, scoprendo quanto offre il mondo rurale interpretato in chiave innovativa".

La spinta è venuta dalla Legge di Orientamento (n.228/2001) che ha aperto la strada all'agricoltura multifunzionale. Oggi il 70% delle imprese under 35 opera in attività "rurali", dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo. "Molti giovani hanno saputo valorizzare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, soddisfazione personale ma anche una migliore qualità della vita" ha fatto sapere Moncalvo. "Si tratta anche di un impegno per il bene comune che in Italia le istituzioni stanno imparando a riconoscere". La crescita del numero di giovani agricoltori è il frutto, sostiene la Coldiretti, di un rinnovato interesse a trascorrere parte del proprio tempo a contatto con la natura.

Se un numero sempre più elevato di giovani decide di dare continuità all'azienda familiare, un altro trend sono le new entry da altri settori o da diversi vissuti familiari che hanno deciso di scommettere sull'agricoltura con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione. E la scelta di diventare imprenditore green è peraltro apprezzata per il 57% anche dalle persone vicine, genitori, parenti, compagni o amici.