Borse ancora giù con il petrolio. Brasile spazzatura anche per Moody's - Affaritaliani.it

Economia

Borse ancora giù con il petrolio. Brasile spazzatura anche per Moody's

Seduta nel segno dei ribassi per le Borse europee, complice la flessione del prezzo del petrolio, anch'esso in calo. "La ripresa economica della zona euro sarà graduale e destinata a proseguire nel resto di quest'anno e nel 2017" dice il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann. Nel corso della conferenza stampa annuale della banca sottolinea come la possibilità da parte della Bce di aggiungere ulteriori stimoli per contrastare la bassa inflazione potrebbe comportare rischi a lungo termine e "sarebbe pericoloso semplicemente ignorare" gli effetti collaterali.

Le borse europee chiudono in forte calo, estendendo le perdite nell'ultima fase di seduta in linea con l'andamento pesante di Wall Street e il ritorno in ribasso delle quotazioni del petrolio. A segnare i ribassi piu' consistenti non sono pero' i petroliferi (il peggiore Repsol a -4,36%; seguono Bp a -3,33%, Total a -2,35% e Shell a -2,13%) bensi' i bancari, soprattutto a Madrid (Santander -5,12%, Bbva -4,97%). E' quindi la borsa spagnola a indossare la maglia nera, con l'indice Ibex giu' del 3,07%.

Soffre meno Parigi (Cac 40 -1,96% a 4.155 punti), dove il bancario piu' venduto e Credit Agricole (-3,27%) e affonda Axa (-4,12%). Arretra del 2,64% a 9.168 punti il Dax di Francoforte, dove oltre ai bancari (Deutsche Bank -3,91%, Commerzbank -3,82%) e' nel mirino il settore dell'auto (Bmw -4,20%, Daimler -4,33%, Volkswagen -4,51%). Su Londra, dove il 'footsie' cede l'1,60% a 5.867 punti, proseguono le ingenti vendite sui minerari, a partire da Anglo American (-10,22%) e Bhp Billiton (-8,30%). L'Ftse Mib di Milano, infine, lascia sul terreno il 2,59% a 16.719 punti.

Dopo Standard & Poor's a inizio settembre e Fitch a meta' dicembre, anche Moody's ha declassato il rating del Brasile a livello spazzatura. Nel dettaglio l'agenzia ha tagliato la raccomandazione del Paese di due notch in un solo colpo, da Baa3 a Ba2, con outlook che resta negativo. La decisione, spiegano gli analisti, e' dovuta "alle prospettive di un ulteriore deterioramento delle dinamiche del debito in un contesto di bassa crescita, con il rapporto debito/Pil che probabilmente superera' l'80% nell'arco di tre anni". Inoltre per l'agenzia di rating la difficile situazione politica del Paese "continuera' a complicare gli sforzi delle autorita' sul fronte del consolidamento fiscale e a ritardare le riforme strutturali".

Infine l'outlook negativo riflette la visione degli analisti in base alla quale c'e' il rischio che il consolidamento e la ripresa possano essere ancora piu' lente del previsto o che ci siano altri shock sugli emergenti, fattori che aumentano l'incertezza sulla portata del peggioramento del profilo di debito del Brasile. Il fatto che Moody's avvia tagliato il rating di due notch, mantenendo oltretutto l'outlook negativo, e' "un segnale molto forte. Lo scenario si e' deteriorato nettamente", sottolinea Cristiano Oliveira, capo economista di Banco Fibra. Brutta la reazione dei mercati brasiliani alla notizia. Il Bovespa lascia sul terreno il 2,7%, mentre il real brasiliano si e' deprezzato con il cambio usd/brl che e' salito fino a quota 4,0052.