Lettera aperta a Mario Draghi
Di Ezio Pozzati
Illustrissimo Presidente Dott. Mario Draghi, se la banca da sola fa salire il prezzo dei fondi pubblici acquistandoli, li farà scendere nella stessa misura quando vorrà rivenderli per annullare i suoi biglietti straordinari; ma accade sempre che molti privati, volendo imitare gli agenti di banca nelle loro operazioni, contribuiscano a tenere alto il prezzo; taluni addirittura si lasciano ingannare per non aver capito esattamente queste operazioni in cui hanno parte un’infinità di artifizi, o meglio inganni, che non rientrano nel mio tema.
E’ dunque certo che una banca, se è d’accordo con un ministro, è in grado di far rialzare e sostenere il prezzo dei fondi pubblici, e di abbassare il prezzo dell’interesse nello Stato, a piacimento di questo ministro, quando le operazioni siano condotte con discrezione, e di saldare in tal modo i debiti dello Stato; ma questi artifizi, che offrono la possibilità di guadagnare grandi fortune, solo raramente vengono usati nell’interesse esclusivo dello Stato e coloro che vi prendono parte sovente vi si lasciano corrompere.
I biglietti di banca straordinari, fabbricati e diffusi in queste occasioni, non disturbano la circolazione, poiché, venendo impiegati per la compravendita di fondi di capitali, non servono per le spese delle famiglie e non vengono convertiti in denaro; ma se qualche panico o circostanza imprevista spingesse i portatori di biglietti a richiedere il denaro alla banca, la bomba verrebbe a scoppiare e vedrebbe come queste operazioni siano pericolose.
Ad maiora
(Richard CANTILLON 1680-1734
SAGGIO SULLA NATURA DEL COMMERCIO IN GENERALE -ed. EINAUDI 1955 - a cura di Sergio COTTA e Antonio GIOLITTI, con introduzione Luigi EINAUDI; pagg. 182 e 183)