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Economia
Lotta alla povertà educativa, le Fondazioni sostengono progetti per 20 milioni

Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, 20 milioni di euro per sostenere interventi capaci di rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi dei minori in Italia.

L’isolamento, le difficoltà economiche, le scelte sbagliate in ambito scolastico, i problemi familiari, sono solo alcune delle cause che allontanano i minori dall’educazione e dalla cultura , veicolo imprescindibile per interagire nel mondo e per conoscere le proprie qualità, coltivare i propri talenti e le proprie aspirazioni. 

Il Fondo, che mette in campo una strategia complessiva nazionale di lotta alla povertà educativa, è nato nel 2016 da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo ed è gestito dall’impresa sociale Con i Bambini. Obiettivo: sostenere interventi capaci di rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi dei minori in Italia.

I progetti per il Piemonte sono stati presentati in Fondazione CRT insieme ai dati del Quindicesimo rapporto sulle attività delle 12 Fondazioni bancarie piemontesi. Sono intervenuti Giovanni Quaglia, Presidente Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Presidente Fondazione CRT; Francesco Profumo, Vice Presidente Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Presidente Compagnia di San Paolo; Giandomenico Genta, Vice Presidente Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Presidente Fondazione CRC; Carlo Borgomeo, Presidente “Con i bambini - impresa sociale”; Giorgio Righetti, Direttore Generale ACRI.

L’Associazione delle fondazioni piemontesi è un ‘ecosistema virtuoso’, che comprende attori fondamentali della filantropia a livello regionale, nazionale e internazionale" – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia –" È da questo laboratorio di idee e competenze che si sviluppano, in sinergia con Acri e con le forze del territorio, importanti progettualità come il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, cui le Fondazioni piemontesi hanno destinato risorse stimabili in oltre 100 milioni di euro in questo triennio ‘sperimentale’, in un’ottica di solidarietà nazionale. Uno strumento che ha permesso di intervenire con incisività su un tema sfidante e fondamentale come l’educazione, di cui non deve farsi carico la sola scuola, ma l’intera comunità educante: dare alle nuove generazioni opportunità e speranze, indipendentemente dalle condizioni economiche e sociali, attraverso progetti che possono divenire ‘policy’, è la leva per far crescere il Paese e riattivare l’ascensore sociale”.

Metà dei progetti hanno una partnership complessa fatta di almeno un ente pubblico, un ente privato, un ente pubblico del settore sanità e un ente pubblico del settore istruzione. I progetti sostenuti dal Fondo prevedono il concorso congiunto di un sistema variegato di attori, tra cui le scuole, gli enti del terzo settore, le famiglie, le istituzioni scolastiche e molti altri soggetti, nell’intento di costruire o rafforzare le cosiddette “comunità educanti”, con il ruolo di contribuire, in modo congiunto e sistemico, a percorsi educativi adeguati dei bambini e dei ragazzi della nostra Regione. A tal proposito il Presidente Giovanni Quaglia ha sottolineato ad Affaritaliani.it“Abbiamo oggi il piacere di presentare 16 progetti che sono stati finanziati nell’ambito dell’iniziativa, avviata a livello nazionale, denominata fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile. I progetti presentati sono stati vagliati selezionati e approfonditi e approvati dall’impresa sociale Con i Bambini, che lavora a stretto contatto con le Fondazioni di origini bancarie e con la Fondazione Con il Sud.  Si tratta di progetti che intendono mettere in campo iniziative per ridurre l’abbandono scolastico per contrastare la povertà educativa minorile nelle città, nelle periferie ma diciamo in tutta Italia in una logica di sussidiarietà e solidarietà complessiva. Le varie realtà del mondo del volontariato del Terzo settore ma anche della pubblica amministrazione, dei comuni, delle ASL, dei consorzi socio-assistenziali si sono messi insieme per fare rete, un fatto molto significativo perché sono progetti complessi, questo è un importante valore aggiunto.”

 

"Il Fondo  è stato un' occasione eccezionale, in questo primo triennio di sua implementazione, per riflettere e lavorare insieme affrontando una delle sfide più rilevanti per il nostro Paese nei prossimi decenni: creare opportunità di educazione e di crescita di qualità per i nostri bambini e ragazzi – ha affermato invece Francesco Profumo, Vice Presidente dell’Associazione delle Fondazioni di origine bancaria del Piemonte e Presidente  della Compagnia di San Paolo, per poi sottolineare ai microfoni di Affaritaliani.it: “L’evento di oggi è di particolare interesse perché ci sono due elementi che lo caratterizzano: da una parte vediamo come l’associazione delle Fondazioni piemontesi non agisca solo sulla carta ma è nella realtà e interagisce con i nostri territori. Il secondo tema è che forse per la prima volta le Fondazioni, grazie al bando per il contrasto della povertà educativa,  da soggetti locali diventano soggetti nazionali; naturalmente questo consente di trovare delle modalità per cui nel Paese possa esserci il contributo dei territori per cercare di scalare e replicare esperienze che sono nate su base locale. Attraverso questi due elementi credo ci sia una visione di un Paese più nitido che affronta un tema fondamentale. Affrontare la povertà educativa minorile significa affrontare la povertà di domani, la povertà delle persone, quella economica, culturale, nel modo di essere. Sono elementi sui quali non ci interroghiamo abbastanza, e non pensiamo soprattutto che un Paese migliore lo si costruisce partendo dall’educazione dei nostri bambini”.

I progetti sostenuti dalle Fondazioni

Sono 16 i progetti piemontesi, per un totale di circa 10 milioni di euro, selezionati tramite i bandi Prima Infanzia, Adolescenza e Nuove Generazioni promossi dal Fondo Nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile. A questi si aggiungono altri 21 interventi, per 12 milioni di euro, che coinvolgono soggetti piemontesi in iniziative a valenza nazionale sostenute dal Fondo.   

In particolare Il bando prima infanzia (0-6 anni) ha permesso di avviare ben 8 progetti su 16 e mira a potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione per i bimbi, con particolare attenzione a quelli appartenenti a famiglie in difficoltà; il bando adolescenza (11-17 anni) è volto a contrastare, con azioni “dentro e fuori la scuola”, fenomeni quali la dispersione e l’abbandono scolastico, il bullismo, nonché situazioni di svantaggio e rischio devianza. Il più recente bando Nuove generazioni (5-14 anni) intende promuovere e sviluppare competenze personali, relazionali, cognitive dei ragazzi.   

Mediamente, ciascuno dei progetti realizzati in Piemonte ha ricevuto circa 600.000 euro, per una durata di quasi 3 anni. I progetti interessano complessivamente 6 province, 157 comuni piemontesi e vedono la collaborazione, in media, di 33 partner.

Tra i progetti sostenuti Affaritaliani.it ha raccolto la testimonianza di Barbara Posa, portavoce del  progetto Thub 06 della cooperativa Liberi tutti, un progetto che intende porre al centro della sperimentazione il contrasto alle povertà educative, definendo una comunità educante che racchiude in sé la tradizione e le sperimentazioni delle istituzioni educative torinesi, messe a sistema con gli interventi di cittadinanza attiva e di sussidiarietà di comunità.  Barbara Posa ha aggiunto: ”La povertà educativa non va intesa solo come una povertà economica ma anche di relazione e di opportunità culturali. Porteremo in tredici luoghi delle città di Torino nuove opportunità per i bambini e le loro famiglie. Si tratta di percorsi a sostegno della genitorialità, dell’apertura di numerosi punti gioco aperti alle famiglie, di sostegno ai servizi educativi tradizionali". 

Viene infine a proposito la citazione di Maria Montessori pronunciata dal Presidente Giovanni Quaglia durante il convegno: “il bambino produce l'umanità stessa, e pertanto i suoi diritti ancora più palesemente esigono trasformazioni sociali. È evidente che la società dovrebbe prodigare ai bambini le cure più perfette e più sagge, per ricavarne maggior energia e maggiori possibilità per l'umanità futura”.

 

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